La Russia ospiterà la prima edizione del ‘Games of the Future’, un torneo sperimentale finanziato dal governo russo che mescola sport ed esports, con un montepremi complessivo di dieci milioni di dollari. Nonostante le critiche e le sanzioni internazionali in seguito all’invasione al conflitto con l’Ucraina, l’evento ospiterà oltre 150 atleti provenienti da 17 paesi differenti.
Previsto dal 19 febbraio al 3 marzo a Kazan, la competizione è stata ideata per combinare esports, attività fisica e tecnologie emergenti come la realtà virtuale.
Attraverso questa combinazione innovativa, gli organizzatori mirano a offrire un’esperienza unica ai partecipanti e agli spettatori, introducendo concetti come gli sport ‘phygital’ che sfidano le convenzioni tradizionali.
Tra le organizzazioni coinvolte nel torneo, figurano importanti squadre provenienti da varie parti del mondo, tra cui Nord e Sud America, Europa, Asia e Medio Oriente. La decisione di alcune squadre occidentali di partecipare ha sollevato dubbi riguardo alle possibili implicazioni legali e politiche, in considerazione delle restrizioni e delle sanzioni imposte alla Russia da parte di alcuni paesi.
Nonostante le complesse sfide politiche e legali che circondano l’evento, le gare procederanno come previsto, evidenziando la crescente presenza dei governi nell’industria degli esports e la continua ricerca di nuovi modi per sfruttare la popolarità di questo settore per fini politici e di immagine.