Son Heung-min, l’attaccante del Tottenham e della nazionale sudcoreana, attraverso uno speciale documentario di Riot Games ha raccontato della sua passione verso il titolo di League of Legends, sviluppata principalmente durante il periodo del Covid.
Il video ‘From the Pitch to the Rift’, pubblicato sul profilo principale del videogioco, ha attratto oltre 330mila spettatori in 6 giorni dal lancio, testimoniando così il grande successo generato: all’interno del filmato, il calciatore racconta della passione per il gioco e del suo percorso durante la carriera, alternando immagini mentre è davanti al computer a quelle in campo, creando così un collegamento tra la sua vita da atleta e quella da gamer.
Attraverso questo video, dunque, il mondo di League of Legends si unisce a quello del calcio, mostrando come le diverse forme di competizione possano intrecciarsi e influenzarsi a vicenda.
Il documentario non solo celebra la carriera del calciatore, ma evidenzia anche l’appeal globale di ‘League of Legends’, sottolineando come il gioco abbia attratto non solo i fan degli Esports, ma anche gli sportivi di alto livello.
Questa iniziativa di Riot Games dimostra come il gaming possa essere un ponte per avvicinare diverse community, ampliando il pubblico di entrambi i settori.
Recentemente, sempre più sportivi sono stati protagonisti di attivazioni nel settore, che hanno consentito loro di espandere la loro presenza oltre il campo da gioco. Durante il mese di maggio, anche l’attaccante del Manchester City Erling Haaland è stato protagonista di un’attivazione nel mondo del gaming, quando è stato ripreso nei panni del Re Barbaro di Clash of Clans, il videogioco mobile di Supercell sviluppato nel 2012.
Il documentario ‘From the Pitch to the Rift’ con Son Heung-min rappresenta un significativo esempio di come il mondo del calcio e il panorama dei videogiochi possano intersecarsi in modi innovativi e coinvolgenti. Attraverso la sua narrazione personale, l’attaccante non solo condivide la sua passione per League of Legends, ma crea un ponte tra la sua carriera sportiva e il gaming, dimostrando che la competizione può manifestarsi in diverse forme.