Il 19 marzo 2024 segna una pietra miliare per gli esports in Italia, con le prime audizioni presso la Camera dei Deputati, un momento cruciale per la regolamentazione di un settore in rapida crescita.
L’iniziativa, promossa dall’Osservatorio Italiano Esports (OIES) e dal Movimento 5 Stelle, ha coinvolto figure chiave del settore, tra cui il fondatore dell’OIES, Luigi Caputo, e una delegazione di partner dell’Osservatorio.
Questa nuova fase segue l’attività di sensibilizzazione avviata con il White Paper sugli Esports e il Gaming, presentato lo scorso ottobre alla Camera dei Deputati, e culminata nella risoluzione avanzata dai deputati Antonio Caso e Valentina Barzotti, che ha riconosciuto la necessità di una normativa chiara e funzionale per il settore.
Durante le audizioni, Caputo ha sottolineato l’importanza di definire un quadro normativo di base per abilitare gli investimenti nel settore, proponendo soluzioni che definiscano le figure chiave e le attività peculiari degli esports per superare le attuali barriere normative confuse e incoerenti.
Tre pilastri fondamentali emergono come focus principali della discussione: la definizione delle competizioni al di fuori della legislazione sul gioco d’azzardo, la creazione di schemi contrattuali chiari per i professionisti del settore e la risoluzione della questione delle sale gaming.
Prendendo spunto dalle legislazioni efficaci di Paesi come San Marino e la Francia, è stato evidenziato come norme di base inserite in un contesto più ampio possano fornire la certezza normativa necessaria per gli operatori del settore, contribuendo a creare un ambiente sicuro e regolato per tutti gli attori coinvolti.
“Le audizioni alla Camera dei Deputati sugli Esports hanno rappresentato un risultato impensabile fino allo scorso anno – commenta Luigi Caputo, fondatore dell’OIES -. In breve tempo l’Osservatorio Italiano Esports, grazie anche al supporto decisivo del Movimento 5 Stelle, è riuscito a portare le istanze degli operatori del settore all’interno delle aule parlamentari, evento mai avvenuto prima nel nostro Paese. La strada è ancora lunga, però l’approccio che abbiamo proposto, fondato sull’unione e la collaborazione di tutta la filiera, costituisce già un grandissimo traguardo, che mostra maturità e potenzialità del settore”.