Gaming

Amazon licenzia 180 dipendenti per sviluppare giochi gratuiti

Ascoltare i propri clienti e creare servizi all’altezza delle loro aspettative. Si può riassumere così la filosofia di Amazon, che ha mantenuto i suoi valori anche nella riorganizzazione delle sue attività gaming. L’azienda ha infatti annunciato un piano di licenziamenti di 180 persone nella sua divisione legata ai videogiochi, come strumento per avvicinarsi alle richieste dei suoi utenti.

In una comunicazione inviata da Christoph Hartmann, Vice presidente di Amazon Games, viene annunciata la decisione di concentrare le risorse sullo sviluppo di giochi gratuiti, sempre più richiesti dagli abbonati ad Amazon Prime. “Io e il team di leadership abbiamo preso la difficile decisione di chiudere due delle nostre iniziative: Crown Channel e Game Growth. Stiamo anche riorientando i nostri sforzi per Prime Gaming. Abbiamo ascoltato i nostri clienti e sappiamo che fornire giochi gratuiti ogni mese è ciò che vogliono di più, quindi stiamo perfezionando il vantaggio Prime per aumentare la nostra attenzione lì. Con questi cambiamenti nel nostro approccio aziendale arrivano cambiamenti alle risorse, con conseguente eliminazione di poco più di 180 ruoli”, ha scritto Hartmann nella mail ai dipendenti.

Crown è il canale di Amazon Gaming che trasmette su Twitch, piattaforma che fa capo all’azienda. Game Crowth invece è il programma di sostegno ai creator per promuovere i loro prodotti con il pubblico di Amazon. Entrambe le iniziative quindi vengono chiuse a favore della creazione di giochi gratuiti per gli utenti Prime.

Questa non è solo una scelta strategica del gigante dell’e-commerce. La decisione di concentrare le risorse su un’esperienza gratuita riflette un trend globale che interessa in generale tutta l’industria del gaming. La crescita vertiginosa del settore conseguente agli anni della pandemia da COVID sembra essersi arrestata, con il ritorno alla progressiva normalità.

Di conseguenza, gli ingenti investimenti promossi nel gaming dalle multinazionali del settore si stanno scontrando con una realtà che ora sembra ridimensionarsi. La scelta di Amazon, per esempio, è stata anticipata da Epic Games, casa di produzione del popolare Fortnite, che a settembre ha licenziato 900 persone, ossia il 16% della sua forza lavoro.

Il mondo del gaming quindi sta ridisegnando i suoi equilibri. Gli indizi lasciati da Amazon e da altri giganti del mercato sembrano suggerire un nuovo assetto che presto rivoluzionerà il mercato dei videogiochi.