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AI e cultura: possono gli algoritmi trasformare il processo creativo degli artisti?

L’Intelligenza Artificiale Generativa (AI) sta rapidamente trasformando il modo in cui le persone interagiscono con i contenuti artistici e culturali. Questa tecnologia emergente, che sfrutta avanzati algoritmi di machine learning e deep learning, non solo sta rivoluzionando i settori creativi, ma offre anche nuove opportunità di esplorazione e innovazione.

In relazione a questo tema per esempio, Arkage, la prima agenzia post-digital in Italia, ha lanciato una masterclass dedicata all’intelligenza artificiale generativa in collaborazione con Treccani Accademia. Questo percorso formativo online, concluso il 19 luglio 2024, ha offerto agli utenti una panoramica approfondita della tecnologia, con un focus su come integrare l’AI nel settore dell’arte e della cultura. In questo modo, le due società hanno dimostrato un impegno significativo nel preparare i partecipanti ad interfacciarsi verso un panorama culturale sempre più influenzato dall’intelligenza artificiale, promuovendo un uso consapevole e innovativo di questa potente tecnologia.

Questa nuova forma di tecnologia si sviluppa da un ramo dell’intelligenza artificiale, capace di creare nuovi contenuti autonomamente, basandosi su dati preesistenti.

Gli algoritmi hanno sempre più la capacità di generare testi complessi, immagini dettagliate e composizioni musicali armoniose. Tra gli strumenti più noti in questo campo ci sono ChatGPT, Midjourney e DALL-E, che permettono di produrre contenuti sempre più realistici e originali.

Nel contesto culturale e artistico, l’AI generativa può quindi essere utilizzata per esplorare nuove forme espressive e per arricchire il processo creativo degli artisti. Gli algoritmi possono aiutare ad automatizzare alcune fasi del lavoro umano e personalizzare contenuti attraverso degli stili innovativi.

Inoltre, l’AI generativa sta trovando applicazioni sempre più ampie anche nel campo del marketing culturale, dello storytelling e della produzione artistica. Le campagne pubblicitarie possono essere  quindi personalizzate in modo sempre più dettagliato, adattandosi alle preferenze individuali del pubblico. L’AI consente dunque una narrazione sempre più dinamica e interattiva, che può coinvolgere gli utenti attraverso nuovi stimoli.