La Overwatch League chiude i battenti e segna uno dei fragorosi fallimenti degli Esports a livello globale. Activision Blizzard, publisher del gioco Overwatch e di recente acquisito da Microsoft, ha annunciato di aver chiuso la lega competitiva, liquidando i 20 team partecipanti con 6 milioni di dollari ciascuno.
È una notizia che crea un precedente storico nel mondo Esports, essendo il primo caso di lega ufficialmente chiusa. Nata nel 2016, era stata presentata come un progetto che avrebbe rivoluzionato il panorama dei videogiochi competitivi. La Overwatch League, infatti, ricalcava il modello della NFL americana, ossia un sistema composto da franchige in cui i team pagavano degli slot per partecipare al circuito competitivo chiuso.
Gli ingenti investimenti fatti inizialmente da Activision Blizzard per lo sviluppo del progetto non sono stati ripagati. Il publisher aveva costruito dei capannoni negli Stati Uniti per ospitare il pubblico durante le competizioni Esports, che però hanno subito un brusco crollo a causa della pandemia. Da quel momento la Overwatch League non è mai riuscita a riprendere slancio. L’acquisizione del publisher da parte di Microsoft ha sicuramente rimescolato le carte in tavola, dando priorità ad altri investimenti. Così potrebbe spiegarsi la scelta di pagare delle corpose buonuscite ai team Esports pur di chiudere la lega.
Indiscrezioni però forniscono anche un altro scenario. Sembra che Microsoft stia trattando con ESL Faceit Group, uno dei più importanti organizzatori di tornei Esports al mondo, per ridare vita al progetto della lega di Overwatch. ESL Faceit Group è una società che fa capo al governo dell’Arabia Saudita, Paese che più di tutti sta investendo risorse per attirare la scena Esports mondiale tra i suoi confini nazionali, come raccontato in un recente approfondimento di OIES YM Gaming.