In un mondo in cui a una persona su due verrà diagnosticato il cancro nel corso della vita (British Journal of Cancer – Trends in the lifetime risk of developing cancer in Great Britain March 3rd 2015, Int. Agency for Resarch on Cancer – Est number of new cases, all cancers, sexes, ages 2020), Publicis Foundation lancia una coalizione intersettoriale per cancellare lo stigma del cancro sul posto di lavoro, supportata da diversi enti di beneficenza e organizzazioni contro il cancro, tra cui il Memorial Sloan Kettering Cancer Center (MSK), MacMillan Cancer Support e Gustave Roussy Institute.
Nell’aprile 2022, al Ceo di Publicis Arthur Sadoun è stato diagnosticato e curato un cancro. Dopo aver reso pubblica la sua condizione, ha ricevuto migliaia di testimonianze che hanno messo in luce la paura che i malati di cancro provavano, non solo per la loro vita, ma anche per il loro lavoro.
Quei messaggi riflettevano una realtà inquietante che Working with Cancer intende affrontare: il 50% dei malati di cancro ha paura di parlare al proprio datore di lavoro della propria diagnosi, nonostante il 92% ritenga che il supporto sul lavoro abbia un impatto positivo sulla propria salute.
A Davos il 17 gennaio, in collaborazione con il World Economic Forum Working with Cancer, Publicis lancerà un impegno che riunirà alcune delle aziende più influenti del mondo attorno all’impegno a costruire la cultura del lavoro più aperta, solidale e favorevole alla ripresa per i propri dipendenti. Invitando ogni azienda, grande e piccola, in tutto il mondo a unirsi al movimento su Workingwithcancerpledge.com. Su questa piattaforma, ogni azienda potrà delineare i propri impegni nei confronti dei malati di cancro nelle proprie organizzazioni.
L’impegno specifico di Publicis include fornire ai malati di cancro la piena sicurezza del lavoro per almeno un anno e fornire il necessario supporto professionale non solo per loro, ma anche per gli operatori sanitari della nostra organizzazione. Questo impegno sarà amplificato da una campagna – Work/Life – che illustra ciò che i malati di cancro devono affrontare quando nascondono la loro condizione ai loro colleghi.
Commenta Sadoun nella nota: “È una dura realtà, ma, direttamente o indirettamente, ognuno di noi dovrà affrontare il cancro nella vita e sul posto di lavoro. Le aziende hanno un ruolo chiave da svolgere in questo. Lavorare con il cancro è un’iniziativa sempre più importante, su un fronte in cui molte aziende hanno già investito. Rendendo i loro sforzi esistenti più accessibili e visibili, insieme possiamo ridurre l’ansia e lo stigma del cancro sul posto di lavoro e avere un impatto positivo sulla salute delle nostre persone. Attraverso un approccio veramente collaborativo, un piccolo passo da parte di tutti diventa un impatto profondo e duraturo per i malati di cancro sul posto di lavoro”.
Al momento del lancio, Working with Cancer ha già il supporto di numerose organizzazioni globali tra cui Abbvie, Adobe, AXA, Bank of America, BNP Paribas, BT, Carrefour, Citi, Disney, EE, Google, Haleon, L’Oréal, Lloyd’s, LVMH, Marriott, McDonald’s, Meta, Mondelez, Microsoft, MSD, Nestlé, Orange, Omnicom, Pepsico, Reckitt, Gruppo Renault, Sanofi, Toyota, Unilever, Verizon e Walmart.
In occasione della Giornata mondiale contro il cancro del 4 febbraio, Working with Cancer lancerà un campanello d’allarme sui mass media per incoraggiare tutti a fare la propria parte nel sostenere i propri colleghi malati di cancro. Per garantire che questo appello venga ascoltato da tutti, sarà sostenuto da una campagna di vasta portata e da 100 milioni di dollari in media che sono stati donati dai partner di tutto il mondo.