Youmark

Nestlé Italia, verso le zero emissioni entro il 2050. In 10 anni diminuite del 45% le emissioni di Co2. Nel nostro Paese oltre il 90% dei rifiuti prodotti negli stabilimenti del gruppo già destinati a riciclo, riuso o compostaggio

In particolare, Nestlé intende concretizzare il suo impegno lavorando su alcuni assi strategici fondamentali: stabilimenti; produzione e trasporti; materie prime (cacao, caffè, latte); agricoltura rigenerativa. Tutti questi sforzi si riflettono sui prodotti e mirano ad agire sulla consapevolezza dei consumatori. Alcuni dei principali brand Nestlé, spiega la nota, stanno già lavorando per seguire questo impegno e presto diventeranno a zero emissioni di carbonio, tra questi S. Pellegrino, Acqua Panna, Garden Gourmet eNespresso.

Entro il 2025 tutti gli 800 siti di Nestlé nel mondo utilizzeranno il 100% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. In 80 fabbriche su circa 130 in tutta l’area Emena, l’azienda si serve già del 100% di elettricità rinnovabile.

Altro capitolo chiave è quello della sostenibilità del sistema di trasporto e distribuzione e l’azienda sta investendo per far evolvere il trasporto su gomma verso modalità alternative.

Ad esempio, da sempre il Gruppo Sanpellegrino in Italia privilegia la logistica sostenibile con l’utilizzo dei trasporti su rotaia e su nave (34% nel 2019). Inoltre, proseguono anche i progetti che prevedono l’utilizzo di mezzi alimentati a GNL (gas naturale liquefatto), il combustibile fossile più green e la terza fonte di energia a livello globale (+6,3% 2019 vs 2018).

Nestlé, inoltre, investirà un totale di 3,2 miliardi di franchi svizzeri nei prossimi cinque anni per accelerare lo sforzo verso l’obiettivo delle zero emissioni di gas serra, inclusi 1,2 miliardi di franchi svizzeri per promuovere l’agricoltura rigenerativa.