In occasione di Bookcity 2024, la Galleria Federica Ghizzoni presenta l’installazione ‘Ogni giorno di guerra’ di LibriBianchi, curata da Beatrice Fellegara e prodotta da Blackball

La Fabbrica del Vapore di Milano nella Sala delle Colonne ospita per Bookcity 2024 un’installazione di Lorenzo e Simona Perrone, autori di LibriBianchi.
Si tratta di 500 libri ‘feriti a morte’, disposti per terra, a schiera, a rappresentare un cimitero e la guerra come morte della cultura, come tragedia umana, simbolo delle violenze e delle strazianti sofferenze subite. Per questo progetto gli artisti hanno deciso di macchiare le loro opere – fatte da sempre con libri destinati al macero – con il colore rosso-sangue a significare le nostre ferite che ogni giorno di guerra si moltiplicano, consumando le radici dei nostri legami, amplificando i nostri errori in quanto esseri umani.
I LibriBianchi sono l’espressione di una ricerca artistica personale di Lorenzo e Simona Perrone che si sviluppa da oltre vent’anni e che esplora il mondo dei libri e sancisce con forza il binomio libro/cultura come sinonimo di civiltà.
La Galleria Federica Ghizzoni, fondata nel 2004, esplora le ricerche più attuali dell’arte contemporanea, presentando media come scultura, illustrazione, video e grafica in uno spirito di continua ricerca, attenzione e curiosità. Con un focus particolare sui nuovi linguaggi visivi emersi dalla fine degli anni ’90, la galleria pone un’attenzione precisa e curata verso quegli elementi simbolici che hanno influenzato la scena artistica italiana e internazionale.
Durante Bookcity, il progetto installativo prodotto da BLACKBALL sarà abitato da alcuni momenti d’incontro con ospiti invitati a testimoniare il proprio impegno e il proprio vissuto per incentivare e valorizzare la progettazione di una cultura senza guerre: testimoni che racconteranno in prima persona capitoli cruciali della loro vita, scrittori, giornalisti, ricercatori e atti- visti si confronteranno con diverse forme d’espressione su quelle che sono le atrocità della guerra, condividendo la grande responsabilità che noi tutti abbiamo, quella di proteggere e salvaguardare la cultura e la memoria collettiva dall’avanzare dell’indifferenza dilagante.