Il sito museoginori.org racconta la storia del museo, cominciata nel Settecento insieme a quella della fabbrica di porcellane creata a Sesto Fiorentino dal marchese Carlo Ginori, e il suo presente: la campagna di restauro delle opere condotta dall’Opificio delle Pietre Dure, con cui è stato siglato un patto di collaborazione; le mostre realizzate a Sesto Fiorentino e a Firenze in collaborazione con il Dipartimento SAGAS dell’Università; i convegni internazionali dedicati agli specialisti e le giornate di studio per gli studenti; le attività didattiche e laboratoriali rivolte ai bambini e agli adulti; l’impegno dei volontari che permettono al giardino del museo di essere già aperto ogni giorno e le passeggiate teatrali nei luoghi dell’antica Manifattura di Doccia.
Nelle pagine dedicate alle Collezioni, il sito presenta le opere più significative del museo, con schede critiche scritte dalle conservatrici Oliva Rucellai e Rita Balleri. Accanto alle celebri ceramiche per la tavola, compaiono sculture in porcellana; modelli in cera, gesso e zolfo; oggetti di uso comune come le targhe per i numeri civici e gli isolatori per le reti elettriche; disegni e prototipi che testimoniano metodi di lavoro e di ricerca; maioliche artistiche e capolavori del Liberty.
Nel Magazine del sito la narrazione si fa trasversale, con articoli di taglio editoriale. Nel podcast di Tomaso Montanari, la missione e l’identità del museo sono raccontate anche attraverso le parole di don Lorenzo Milani, che alla Ginori fu particolarmente vicino negli anni critici del dopoguerra, quando – per scongiurare i licenziamenti di massa – un nutrito gruppo di operai della manifattura affrontò un memorabile viaggio in bicicletta da Sesto Fiorentino a Milano.
Disegnato e sviluppato dalla digital agency fiorentina Cantiere Creativo, il sito è realizzato con una tecnologia basata su Dato CMS, un prodotto italiano già sperimentato dagli Uffizi e dal Ministro dell’Innovazione e della Trasformazione Digitale.
Il lancio del sito verrà promosso a livello locale, nazionale e internazionale attraverso una campagna di affissioni che ha l’obiettivo di rendere immediatamente fruibile a chiunque il patrimonio del museo. La grafica dei manifesti e quella del sito sono state realizzate in collaborazione con Muttnik, studio grafico di Firenze che ha elaborato anche l’identità visiva del Museo Ginori.