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‘The Venice PLEDGE’, nasce il codice per l’uso responsabile dell’IA nelle RP e nella comunicazione

Il documento, promosso da Global Alliance, è ora uno dei codici deontologici di riferimento per tutte le organizzazioni associate, sottoscritto anche da FERPI.
The Venice Pledge

Dalla necessità non rinviabile di un quadro condiviso per l’uso responsabile dell’Intelligenza Artificiale anche nel mondo delle professioni di relazioni pubbliche e comunicazione è nato il The Venice PLEDGE. Il documento definisce i ‘Principi Guida per un’Intelligenza Artificiale (IA) Responsabile nella Professione delle Relazioni Pubbliche e della Comunicazione di Global Alliance’.

Tali principi guida sono destinati a indirizzare l’uso dell’IA nel lavoro di tutti i giorni, il modo in cui viene offerta consulenza strategica, e a influenzare le applicazioni sociali più ampie. Poiché l’IA continua a evolversi, il documento è da considerarsi in fieri, pensato, per avanzare in parallelo allo sviluppo tecnologico. I principi, inoltre, non sono indipendenti, ma si integrano in un più ampio ecosistema di standard etici professionali, linee guida delle associazioni membri di Global Alliance e norme di legge locali, nazionali e internazionali. E sono principi che si fondano innanzitutto sull’etica e su un comportamento responsabile e sono allineati ai 16 principi etici di Global Alliance.

Inizialmente incentrato su sei principi elaborati nel 2024, il The Venice PLEDGE è stato implementato da un settimo principio nel workshop di revisione organizzato dallo European Council di Global Alliance, ospitato da FERPI il 16 maggio 2025, cui hanno partecipato numerosi soci FERPI, delegati provenienti da tutto il mondo in rappresentanza di oltre 20 organizzazioni internazionali e i consiglieri del board di Global Alliance.

Un nuovo paradigma di riferimento

Sottoscrivendo il The Venice PLEDGE le organizzazioni riunite in Global Alliance hanno riaffermato il proprio impegno a integrare nella pratica professionale un’IA Responsabile. Oggi i 7 principi (approvati formalmente dal comitato esecutivo della Federazione ad inizio giugno) sono diventati uno dei documenti di riferimento del corpus etico e deontologico di Global Alliance e delle organizzazioni a essa associate, tra cui appunto Ferpi, insieme al Global Code of Ethics e agli altri documenti costitutivi.

“Invito l’intera community della Comunicazione a partecipare attivamente per costruire insieme un nuovo paradigma di riferimento. Come Federazione, siamo pronti a dare il nostro contributo affinché l’etica non sia solo un principio, ma una pratica consolidata nel nostro lavoro quotidiano, attraverso un uso responsabile delle tecnologie emergenti”, commenta nella nota il Presidente di FERPI, Filippo Nani.

IA Responsabile: una definizione, sette principi

Global Alliance definisce l’IA Responsabile come lo sviluppo e l’applicazione dell’intelligenza artificiale in maniera etica (ethical), trasparente (transparent) e centrata sull’essere umano (human-centred), impiegata strategicamente per supportare, e non sostituire, il giudizio umano, la creatività e la comunicazione. Focus quindi su responsabilità (accountability), equità (fairness) e accuratezza (accuracy), minimizzando bias, disinformazione e danni. L’IA Responsabile si concentra sulla mitigazione dei rischi tramite la tutela della privacy e la protezione dei dati, riflettendo i valori professionali e organizzativi, e garantendo una corretta attribuzione, governance e supervisione umana per salvaguardare fiducia, integrità e benessere sociale.

I 7 principi guida

Ethics First [Etica al primo posto]; Human-Led Governance [Governance a guida umana]; Personal and Organizational Responsibility [Responsabilità personale e organizzativa]; Awareness, Openness, and Transparency [Consapevolezza, apertura e trasparenza]; Education and Professional Development [Formazione e sviluppo professionale]; Active Global Voice [Una voce globale e proattiva]; Human-Centred AI for the Common Good [L’essere umano al centro dell’IA per il bene comune].

Un impegno globale

Tante e da ogni parte del mondo  le organizzazioni di professionisti delle Relazioni Pubbliche  che hanno partecipato alla sessione di revisione del The Venice PLEDGE a Venezia: ABERJE – Brazilian Association for Business Communication (Brasile), Apriori World (Croazia), APRN – Asean Public Relations Network (ASEAN), ASCOPA – Association of Strategic Communication and Public Affairs (Repubblica Ceca), APCE – Portuguese Association of Corporate Communication (Portogallo), CSCE – Centre for Strategic Communication Excellence (Australia), CIPR – Chartered Institute of Public Relations (Regno Unito), DRPG – German Public Relations Association (Germania), EPRA – Estonian Public Relations Association (Estonia), FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (Italia), GCCC – Global Communication Certification Council (Stati Uniti), IABC – International Association of Business Communicators (Stati Uniti), IPRM – Institute Public Relations Malaysia (Malesia), NIPR – Nigerian Institute of Public Relations (Nigeria), PRII – Public Relations Institute of Ireland (Irlanda), PRINZ – Public Relations Institute of New Zealand (Nuova Zelanda), ProComm – Finnish Association of Communication Professionals (Finlandia), PRSP – Public Relations Society of the Philippines (Filippine), Reputation Lighthouse (Stati Uniti), The PRomise Foundation (India), ULAB – University Liberal Arts Bangladesh (Bangladesh), USMP – San Martín de Porres University (Perù), We Are Com (Francia).

Appuntamento a Napoli

FERPI presenterà dal vivo i contenuti del The Venice PLEDGE in un incontro dedicato alla comunicazione responsabile durante l’assemblea annuale della Federazione in programma a Napoli il 12 luglio, con l’obiettivo di utilizzare il documento come un codice di autoregolamentazione, ma anche come una piattaforma di riflessione e dialogo.