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Senza offesa per nessuno, ma serve riflessione! Perché la sensazione è che non pochi uffici stampa abbiano preso i giornali web come la brutta copia dei cartacei. Non è così, siamo in era digital. Pari dignità, pari rispetto

Perdonate tutti lo sfogo. Ma dopo un tot di richieste di cancellazione, modifica, rimontaggio video, il dubbio sorge. Insomma, fino a prima del web, quando un pezzo, un’intervista, un video erano pubblicati poco c’era da fare. E, se permettete, sulla capacità di dirigere i temi ed evitare gli errori si giocava pure la professionalità e la reputazione degli uffici stampa.

Quindi? Perché oggi, alle prese con la rete, spesso non ci si pensa ex ante? Vi rendete conto che il lavoro dei giornalisti è comunque lo stesso? Per non parlare dei casi in cui esaurite le cartelle stampa, promettete di inviarle con mail, ma mai arrivano. E per fortuna che i tanto bistrattati giornalisti web sanno prendere appunti per differenziare i loro pezzi evitando di cadere nella standardizzazione di massa che, forse, in molti auspicano quale velo sotto cui nascondere altre pecche.

Ci conoscete. Giusto per enfatizzarli, stiamo magari esagerando i concetti, ma un po’ il problema c’è. E, soprattutto, diventa pretesto per interrogare tutti voi signori delle rp.

Come è cambiato il vostro lavoro nell’era digital?

E’ vero, o no, che i canali da tenere sotto controllo si sono moltiplicati esigendo professionalità puntuali e attente, ma che la necessità spesso cozza con l’efficienza, la sostenibilità economica di un lavoro che resta comunque artigianale?

E che dire del vostro restare sempre in qualche modo ‘ai margini’ dell’industry?

Perché non far sentire di più la vostra voce, facendo sistema, partecipando, utilizzando i media per dare corpo alla vostra categoria, che mai come ora ha l’occasione di mettersi al centro, visto che la capacità di dare eco alle notizie, di trasformarle in motivi di condivisione, così come argomenti di discussione collettiva, è tutto? (Edward Norton, in Birdman afferma: “La popolarità è solo la cuginetta zoccola del prestigio”. Vero, ma come pure il film dimostra, ai nostri tempi anche di quella si vive. O meglio, a volte è solo potendo partire da essa che si riesce a costruire il prestigio).

Insomma, l’avete capito, questa volta vogliamo che il dibattito vi riguardi direttamente. Scriveteci a redazione@youmark.it e raccontateci come la vedete.