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Recensioni online, fronte comune di Netcomm e associazioni: “La proposta di legge danneggia il turismo”

Netcomm, insieme alla Coalition for Trusted Reviews, EU Travel Tech, Altroconsumo (parte del Gruppo Euroconsumers) e Codacons hanno firmato una lettera inviata ieri, 20 novembre 2025, ai Ministeri del Turismo e delle Imprese e del Made in Italy
Roberto Liscia, Presidente Netcomm
Roberto Liscia

Si allarga il dissenso sulla proposta di legge che punta a limitare la validità delle recensioni online a 30 giorni dall’acquisto e solo se accompagnate da una ricevuta. Dopo il passaggio al Senato, ora anche Netcomm, insieme alle principali realtà del turismo, del digitale e delle associazioni dei consumatori, lancia l’allarme: così formulata, la norma rischia di colpire le imprese oneste, ridurre drasticamente il numero di recensioni disponibili per i viaggiatori e mettere in difficoltà il settore turistico italiano in un mercato sempre più competitivo.

Un provvedimento con effetti controproducenti

Il provvedimento, inserito nel decreto legge PMI, nasce con l’obiettivo di contrastare le recensioni fraudolente. Tuttavia – secondo le associazioni firmatarie – finisce per introdurre vincoli che risultano inefficaci nel frenare le reti di fake review e al tempo stesso penalizzanti per imprese e consumatori.

La limitazione delle recensioni ai soli 30 giorni, insieme al requisito della ricevuta fiscale, potrebbe infatti ridurre drasticamente la quantità di commenti autentici pubblicati sulle piattaforme, oltre a creare nuovo carico amministrativo per hotel, B&B e operatori turistici.

Netcomm: “Così si indebolisce la competitività del turismo italiano”

Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale in Italia, sottolinea come le piattaforme attive in Europa siano già soggette a normative severe in materia di recensioni e tutela dei consumatori.

Per il presidente Roberto Liscia, questi nuovi vincoli rischiano di sortire l’effetto opposto rispetto all’obiettivo dichiarato dalla legge: “Prima che la legge venga approvata definitivamente, ci appelliamo ai Ministri Santanché e Urso affinché la lotta alle false recensioni online non diventi un ulteriore ostacolo per le imprese italiane del turismo, settore trainante dell’economia italiana. Le recensioni online sono uno strumento ormai imprescindibile per l’acquisto di servizi e prodotti da parte dei consumatori, nonché una leva di marketing e visibilità fondamentale per le imprese. Se la Camera dovesse approvare la proposta già passata al Senato, il rischio è che il numero di recensioni si riduca sensibilmente danneggiando tanto l’esperienza di turisti e clienti, quanto le imprese turistiche italiane nell’attrarre ospiti. Le piattaforme digitali che operano in Europa sono già sottoposte a rigide norme che regolano le recensioni online e la protezione dei consumatori; invitiamo pertanto le autorità ad incrementare semmai il controllo al fine di smantellare le reti di recensioni false che danneggiano l’intero sistema”.

Dalla Coalition for Trusted Reviews un allarme internazionale

A rafforzare la posizione di Netcomm interviene la Coalition for Trusted Reviews, che riunisce piattaforme online, associazioni europee del travel e organizzazioni dei consumatori come Altroconsumo e Codacons. La Coalition sottolinea che la proposta rischia di creare una frammentazione normativa rispetto ai sistemi europei esistenti, aumentando la complessità e offrendo nuovi margini d’azione ai venditori di fake review.

Anoop Joshi, Chief Trust Officer di Trustpilot e portavoce della Coalition, parla di un provvedimento ben intenzionato ma mal congegnato: “Il tema delle recensioni online è troppo importante per essere affrontato con interventi che rischiano di produrre l’effetto opposto a quello desiderato. Un impianto normativo poco chiaro o eccessivamente restrittivo non protegge i consumatori: li disorienta. E allo stesso tempo penalizza migliaia di imprese che operano in modo trasparente, soprattutto in un settore strategico come il turismo, dove la reputazione digitale è spesso il primo punto di contatto con il potenziale viaggiatore.

Le recensioni autentiche – positive o negative che siano – sono uno strumento di fiducia reciproca e permettono alle persone di prendere decisioni informate. Per questo è fondamentale garantire un ecosistema aperto, responsabile e verificabile, dove i contenuti fraudolenti vengano combattuti con tecnologie adeguate e standard condivisi, non con norme che rischiano di mettere a tacere proprio chi vuole contribuire con esperienze reali. Serve un dialogo costruttivo tra istituzioni, piattaforme e associazioni per definire regole basate su dati, trasparenza e proporzionalità. Il nostro obiettivo comune deve restare quello di rafforzare la fiducia, non di limitarla”.

Colpire chi vende fake review e rafforzare la cooperazione

Le associazioni chiedono quindi una revisione mirata della norma, focalizzando l’azione su tre priorità:

  • contrastare direttamente le reti commerciali che vendono recensioni false;
  • rafforzare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra piattaforme e autorità;
  • applicare con efficacia le norme europee già vigenti, evitando sovrapposizioni nazionali che complicano il quadro regolatorio.

In vista del prossimo passaggio alla Camera, Netcomm e la Coalition auspicano che il Governo modifichi il testo affinché possa davvero tutelare consumatori e imprese, senza compromettere la fiducia nell’ecosistema delle recensioni online e la competitività del turismo italiano.