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L’Italia approva la legge quadro sull’Intelligenza Artificiale, è il primo Paese UE allineato all’AI Act

Butti: "Alle imprese diciamo con chiarezza: investite in Italia. Troverete una governance affidabile, regole trasparenti e un ecosistema pronto a sostenere progetti concreti in tutti i settori chiave del Paese"
Alessio Butti
Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l'Innovazione

Il Senato ha approvato oggi in via definitiva la legge italiana sull’Intelligenza Artificiale. Si tratta del primo quadro normativo nazionale in Europa che disciplina sviluppo, adozione e governance dei sistemi di AI nel rispetto dei principi costituzionali e dei diritti fondamentali e in piena coerenza con l’AI Act europeo.

Principi fondamentali

La legge si fonda su principi di uso antropocentrico, trasparente e sicuro dell’IA, con particolare attenzione a innovazione, cybersicurezza, accessibilità e tutela della riservatezza. Interviene in modo organico su più settori che possono beneficiare di questa nuova tecnologia – sanità, lavoro, pubblica amministrazione e giustizia, formazione e sport – prevedendo garanzie di tracciabilità, responsabilità umana e centralità della decisione finale di una persona fisica.

Governance

La norma designa Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) quali autorità nazionali competenti:

  • ACN vigila – con poteri ispettivi – sull’adeguatezza e la sicurezza dei sistemi.

  • AgID gestisce le notifiche e promuove casi d’uso sicuri per cittadini e imprese, in un quadro di coordinamento interistituzionale stabile.

Il provvedimento istituisce inoltre un meccanismo di programmazione strategica: la Strategia nazionale per l’AI sarà predisposta e aggiornata con cadenza biennale dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, con il supporto di ACN e AgID e il coinvolgimento delle principali autorità settoriali. È previsto un monitoraggio annuale al Parlamento per rafforzare la trasparenza.

Sostegno all’innovazione

Per accelerare competitività e adozione, la legge attiva un programma di investimenti da 1 miliardo di euro a favore di startup e PMI nei campi dell’IA, della cybersicurezza e delle tecnologie emergenti, sostenendo trasferimento tecnologico e filiere strategiche.

“L’Italia è il primo Paese UE con un quadro nazionale pienamente allineato all’AI Act. È una scelta che riporta l’innovazione nel perimetro dell’interesse generale, orientando l’IA a crescita, diritti e la piena tutela dei cittadini. Alle imprese diciamo con chiarezza: investite in Italia. Troverete una governance affidabile, regole trasparenti e un ecosistema pronto a sostenere progetti concreti in tutti i settori chiave del Paese”, ha dichiarato in una nota Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione.

Punti chiave della legge

  • Principi e tutele: uso antropocentrico e sicuro; trasparenza, accessibilità e protezione dei dati.

  • Settori applicativi: sanità (centralità del medico, dati per ricerca), lavoro (osservatorio e dignità del lavoratore), PA e giustizia (supporto decisionale tracciabile), scuola e sport (formazione e inclusione).

  • Governance nazionale: ACN e AgID autorità competenti; coordinamento presso la Presidenza del Consiglio; Strategia IA aggiornata ogni due anni e report annuale al Parlamento.

  • Sostegno all’innovazione: 1 miliardo di euro per startup e PMI in IA e tecnologie correlate.