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Deloitte apre Solaria Space a Milano, l’hub dove l’AI incontra il futuro

"L'inaugurazione di questa nuova sede è nel segno della tecnologia e dell'innovazione", così questa mattina il Ceo Fabio Pompei in occasione della presentazione alla stampa
Solaria Space, Deloitte Milano

“È un simbolo di quello che intendiamo realizzare”, ha ripreso Pompei, “immaginiamo che l’intelligenza artificiale, come ha detto lo stesso Papa Leone XIV, sia una vera e propria rivoluzione, che toccherà pervasivamente la vita di tutti: le aziende, le pubbliche amministrazioni, i cittadini nel loro quotidiano”.

Fino a 450 miliardi di crescita di valore con l’AI

L’adozione della GenAI da parte delle grandi imprese in Italia potrebbe portare a un aumento dei margini stimato tra il 5% e il 15% nel medio-lungo termine, con un incremento di valore delle aziende italiane tra i 149 e i 446 miliardi di euro. Questo l’impatto calcolato da Deloitte sulle aziende con fatturato superiore a 50 milioni di euro e almeno 250 dipendenti (le stime emergono dal paper ‘Generative Tomorrow. The Future Unveiled, starring GenAI’)

“Attraverso competenze, visione strategica e capacità di sistema, vogliamo contribuire a colmare il gap tecnologico italiano e favorire una trasformazione profonda del tessuto imprenditoriale”, ha proseguito Pompei. “È all’interno di questa strategia che abbiamo creato Solaria Space, un luogo pensato per supportare la competitività delle aziende italiane e accompagnarle in questa transizione tecnologica senza precedenti”.

Un Centro di Eccellenza per la GenAI (CoE)

Questo spazio offre a imprese, startup e pubbliche amministrazioni l’opportunità di sperimentare concretamente le soluzioni di GenAI sviluppate da Deloitte. L’apertura di Solaria Space a Milano, che segue quella dello spazio di Roma lo scorso aprile, si inserisce nella strategia globale di Deloitte sulla GenAI.

Oltre a Solaria Space, Deloitte ha istituito il Centro di Eccellenza per la GenAI (CoE), guidato da Lorenzo Cerulli, che si avvale della collaborazione di partner tecnologici come NVIDIA, Google Cloud, AWS, IBM e Meta e di un team di professionisti specializzati: esperti in strategia di trasformazione digitale, architetti di sistema, analisti di dati, sviluppatori software e prompt engineer dedicati all’ottimizzazione dei prompt, ovvero le richieste testuali che vengono impartite ai modelli alla base delle soluzioni GenAI.

“Le aziende di oggi dovranno confrontarsi con un nuovo tipo di competitor: le imprese GenAI-native”, ha spiegato Lorenzo Cerulli, Partner e GenAI Leader di Deloitte. “Queste nascono già strutturate attorno all’intelligenza artificiale generativa, integrandola sin dall’inizio in processi, decisioni e modelli di business. Più agili e scalabili, rappresentano una sfida che richiede alle aziende tradizionali un rapido salto culturale e strategico”.

La Galleria Deloitte

Oltre a Solaria Space, questa mattina è stata inaugurata anche Galleria Deloitte nell’adiacente chiesa sconsacrata di S. Paolo Converso, che va costituire un altro elemento del nuovo Campus Deloitte di Milano, tra via Santa Sofia e Corso Italia. Situato nel complesso immobiliare di proprietà di Allianz che fu progettato negli anni ’50 da Gio Ponti, Antonio Fornaroli e Piero Portaluppi, il Campus Deloitte oggi è la sede di 6.500 professionisti Deloitte su un totale di oltre 14 mila in tutta Italia.

Il complesso immobiliare è stato riqualificato su iniziativa di PIMCO Prime Real Estate, asset manager per gli investimenti immobiliari del Gruppo Allianz, in collaborazione con lo studio Skidmore, Owings & Merrill (SOM).

La progettazione degli interni è stata curata da DEGW, business unit di Lombardini22, in collaborazione e supervisione del dipartimento Real Estate Deloitte, intervenendo su space planning, finiture, identità visiva e acustica. Il progetto ha adottato un approccio multidisciplinare, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale.

La minaccia dell’inverno demografico

“Uno dei grandi temi da affrontare è quello dell’inverno demografico, che determinerà la perdita di una forza lavoro importante nell’arco di 10-20 anni”, ha concluso Pompei. “L’intelligenza artificiale da questo punto di vista potrà costituire un aiuto importante perché già oggi abbiamo carenza di forza lavoro in tanti settore. Il secondo tema è la carenza di laureati STEM, che non sono solo più attratti degli USA ma anche dalle realtà emergenti, quali Singapore e gli EAU. Diventa fondamentale l’investimento delle aziende e della PA per trattenere questi laureati che formiamo in maniera eccellente con uno sforzo economico non indifferente”.

di Massimo Bolchi