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Assicurazione e private banking si incontrano, Generali con Alleanza lancia servizi integrati per le famiglie

L’iniziativa punta a integrare servizi assicurativi e bancari, offrendo prodotti come conti correnti, depositi e strumenti di pagamento, e rafforzando il ruolo di Generali come punto di riferimento per le famiglie italiane in un segmento in forte crescita
Mossa, Fancel e Passero
da sx: Gian Maria Mossa, Giancarlo Fancel e Davide Passero

Questa mattina Generali ha presentato a Milano l’ampliamento dell’offerta per i clienti nell’insurbanking – segmento in forte crescita – grazie alla partnership tra due eccellenze: la forza e la qualità distributiva di Alleanza Assicurazioni e il know how di Banca Generali nel private banking e nella gestione degli investimenti.

“Con questa innovativa partnership, Alleanza Assicurazioni e Banca Generali pongono le basi per una nuova generazione di servizi assicurativi e bancari integrati e stabiliscono un importante percorso di sviluppo per Generali in Italia”, ha sottolineato Giancarlo Fancel, Country Manager e Ceo Generali Italia. “È un modello che si integra con quello attuale della Country Italia e rafforza il ruolo di Generali come partner di riferimento per le famiglie italiane, anticipando l’evoluzione del settore e consolidando la leadership nel mercato. Il modello è complementare alla bancaassurance e si basa sul fatto che l’assicurazione distribuisce prodotti bancari semplici, come conto corrente, deposito amministrato e strumenti di pagamento, creando al contempo valore per i suoi e nostri, clienti”.

Alleanza: un nuovo modello di relazione con i clienti

L’iniziativa innova infatti il modello di relazione con la clientela di Alleanza attraverso l’offerta integrata di prodotti bancari e assicurativi, in linea con l’ambizione di essere ‘Partner di Vita’ per i bisogni in continua evoluzione dei propri clienti. “Alleanza è diventata un caso di successo nel change management e nell’innovazione nel settore assicurativo, rendendosi protagonista di una scalata nella classifica nazionale delle Compagnie Vita che l’ha portata in 10 anni dalla nona all’attuale terza posizione e diventando un leader nella Top 10 del segmento Salute”, ha proseguito Davide Passero, Amministratore Delegato Alleanza Assicurazioni”.

La partnership consentirà alla Rete di Alleanza – che conta circa 10.000 consulenti qualificati di cui 2.700 abilitati all’iscrizione all’albo dei consulenti finanziari – di affiancare sempre più le famiglie nella protezione dei rischi, nella gestione consapevole dei risparmi e nella diversificazione degli investimenti, attraverso soluzioni personalizzate da oggi abbinate ai servizi bancari di Banca Generali per la gestione della liquidità e del conto titoli.

3.600 miliardi di risparmi da intercettare

“Il progetto nasce dalla consapevolezza della grande quantità di liquidità (circa il 30% della ricchezza totale delle famiglie italiane, che ammonta a circa 3.600 miliardi nel 2024) detenuta dagli italiani nei conti correnti”, ha sottolineato Fancel. “Attraverso la rete di Alleanza Assicurazioni, vogliamo intercettare questa liquidità e aiutare i clienti a gestirla meglio attraverso un prodotto assicurativo che avrà anche degli elementi finanziari sottostanti gestiti da Banca Generali, realizzando così una partnership a 360 gradi”.

Passero: “L’obiettivo è diventare un punto di riferimento unico per i clienti, aumentando la quota di portafoglio che gestiamo. La nostra proposta si riassume in ‘proteggersi prima per investire meglio’, liberando la liquidità inefficiente dai conti correnti e dirottandola verso investimenti, grazie a un conto corrente dedicato fornito da Banca Generali e un prodotto assicurativo contenitore ad elevato contenuto finanziario , che offre percorsi di investimento e l’accesso a 120 fondi comuni di Banca Generali o selezionati da essa”.

Le novità: Conto Unico e Stile Unico

Con questa partnership di insurbanking Generali anticipa l’evoluzione del settore facendo leva sulla soddisfazione e fidelizzazione dei clienti. Il progetto offre una nuova opportunità di sviluppo per Alleanza, mirata ad aumentare la quota di mercato e la diversificazione delle proprie fonti di ricavo. L’offerta della compagnia viene arricchita da strumenti per la gestione efficiente dei flussi finanziari e l’allocazione personalizzata degli investimenti delle famiglie: Conto Unico – conto corrente semplice – e Stile Unico – nuova polizza multiramo ad alto contenuto finanziario.

“Si apre così una nuova fase di sviluppo per la banca che, grazie al grande lavoro a stretto contatto col gruppo e con Alleanza, ha l’opportunità di avvicinare la qualità dei nostri prodotti bancari e la grande esperienza maturata nella selezione e nella gestione degli investimenti ad una nuova larga base di clientela”, ha evidenziato Gian Maria Mossa, Ad Banca Generali. “Valorizzazione del digitale, gestione avanzata dei dati, efficienza e qualità bancaria e grandi competenze gestionali, sono tutte messe a disposizione di una delle reti agenziali più forti in Italia per competere con un approccio a 360° nel settore Affluent nel Paese”.

Il Private Banking si allarga agli Affluent

“Siamo un private bank leader, specializzati nel segmento Private Banking: con circa 76 miliardi di patrimonio, rappresentiamo il 6% del mercato”, ha proseguito Mossa. “L’obiettivo strategico della partnership è colmare il nostro gap di crescita nel segmento Affluent attraverso la rete di Alleanza. Questo ci permette di estendere soluzioni tipiche della clientela sofisticata alle famiglie affluent italiane, con una valenza strategica e sociale. La grande novità è portare questo know-how all’interno di una polizza, con l’obiettivo di muovere la liquidità infruttifera verso gli investimenti, supportati dalla nostra capacità di data intelligence per definire un’offerta più personalizzata”.

“Per la comunicazione”, ha concluso Passero, “attendiamo la nostra convention di Genova, a febbraio prossimo, per attivare tutte le leve di marketing territoriale, che affiancheranno quelle di personal brandig e digitali della nostra rete di agenti: il programma è anche quello di passare dai 2700 iscritti attuali all’Albo dei promotori finanziari ad almeno 4.000 nel giro di 5 anni. Ma taglieremo il traguardo sicuramente in anticipo sulla scadenza”.

di Massimo Bolchi