Dopo la campagna ‘Se io non voglio, tu non puoi’ del 2024 che ha raggiunto milioni e milioni di persone in televisione, sul web, sui social, in Italia e all’estero, l’attenzione di quest’anno della Fondazione Una Nessuna Centomila si concentra sulle giovanissime, alla ricerca di un linguaggio capace di parlare con loro e di loro, senza filtri, senza giudizi e pregiudizi.
In un momento storico in cui persino le tecnologie più avanzate, come l’intelligenza artificiale, vengono usate per diffondere scherno, disprezzo e persino creare immagini manipolate o deepfake pornografici senza consenso, la campagna sceglie di ribaltarne il senso: trasformare l’AI in uno strumento che accende i riflettori sulla violenza e sul giudizio, usando la finzione per mostrare la realtà della violenza e ricordando che, se una ragazza può essere inventata, manipolata o sessualizzata contro la sua volontà, allora è necessario prendersi cura del linguaggio e degli sguardi, non dei corpi.
La violenza virtuale è reale
Una campagna, realizzata dall’agenzia HOBO, che è un invito alla riflessione sulla violenza verbale che troppo frequentemente non viene considerata violenza. Attraverso l’intelligenza artificiale, viene proposta una metafora visiva: una donna che non esiste per mostrare quanto reale sia la violenza.
Urban Vision Group, che ormai da anni supporta attivamente la Fondazione condividendone i valori, darà amplificazione alla campagna sul suo network di maxi led screen nelle principali aree urbane, amplificando il messaggio e portandolo al centro della vita quotidiana.
La campagna verrà poi sostenuta con declinazioni realizzate con il supporto di artisti dell’ampio Laboratorio Artistico della Fondazione e amici del mondo della cultura, della musica e dello spettacolo. Tra queste, nel video della campagna #LaViolenzaVirtualeÈReale: Carolina Crescentini, Sofia Iacuitto, Nicole Rossi, Valentina Romani, BigMama ed Elena Sofia Ricci.