Come già noto, infatti, il film d’apertura sarà La grazia di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo: del film “non si sa nulla e nulla si deve sapere” come ha detto il Direttore Artistico Alberto Barbera, per non rovinare la visione di un lavoro pieno di sorprese. La grazia sarà il primo dei 21 in concorso (uno in meno dello scorso anno) e l’apripista dei 5 italiani selezionati nella sezione competitiva. Elisa di Leonardo di Costanzo, la storia vera di un’assassina che ha ucciso la sorella, che due criminologi convincono, una volta in carcere ad ammettere: nel cast ci sono Barbara Ronchi e Valeria Golino. Duse di Pietro Marcello che, dopo Martin Eden, torna in concorso con un film sugli ultimi anni di Eleonora Duse, con il suo film più ambizioso dove la reinvenzione scenica del passato e dei suoi protagonisti di specchia nell’utilizzo di filmati d’archivio, la protagonista è Valeria Bruni Tedeschi. Un film fatto per bene di Franco Maresco è il quarto in concorso. È la storia, molto particolare, di un film mai realizzato su Carmelo Bene, che diventa una lunga, autoironica e amara riflessione sulle sue ossessioni personali e il suo disprezzo per il cinema italiano. Il quinto e ultimo è Sotto le Nuvole di Gianfranco Rosi: un documentario su Napoli che promette di essere diverso da tutti gli altri, a partire dal bianco e nero scelto come forma. Rosi ha vissuto tre anni a Napoli, per cogliere appieno l’umanità varia di una città unica.
I più attesi: Frankenstein di Del Toro e Bugonia di Lanthimos
Ci sono poi i grandi film internazionali, da tempo in pectore per essere protagonisti al Lido, ma annunciati solo oggi. Come il Frankenstein di Guillermo Del Toro, uno dei più attesi della stagione, un film che Del Toro attendeva di fare da 10 anni. È prodotto da Netflix, che non ha badato a spese per assecondare l’estro visionario del regista. Nel cast ci sono Oscar Isaac e Jacob Elordi. C’è l’attesissimo Bugonia di Yorgos Lanthimos con Emma Stone e Jesse Plemons, che è il remake di un film coreano del 2003, una commedia fantascientifica che riserverà non poche sorprese. Un altro film da vedere è The Wizard Of The Kremlin di Olivier Assayas, la storia dell’irresistibile ascesa al potere di Putin, interpretato da Jude Law, vista dal punto di vista del suo spin doctor, interpretato da Paul Dano. Jay Kelly è il nuovo film di Noah Baumbach, una commedia scritta con la moglie Greta Gerwig e girata in Italia con George Clooney e Laura Dern. A House Of Dynamite è il ritorno attesissimo di Kathryn Bigelow, un film che lavora sulle paure contemporanee legate all’uso insensato delle armi atomiche. Nel cast ci sono Idris Elba e Rebecca Ferguson.
Film che raccontano il mondo
Uno dei film più sconvolgenti emotivamente potrebbe essere The Voice Of Hind Rajab, di Kaouther Ben Hania. Racconta un fatto di cronaca accaduto il 24 gennaio 2024, quando i volontari della mezzaluna rossa ricevettero una chiamata d’emergenza: una bambina è rimasta intrappolata in un’automobile, a Gaza, a causa degli attacchi israeliani. Il film utilizza le vere registrazioni, con le voci reali dei personaggi chiamati in causa. The Sun Rises On Us All è il ritorno di un autore cinese, Cai Shangjun, ed è il racconto dell’attuale società del Paese. A Pied d’Oeuvre è il nuovo film della francese Valerie Donzelli. Silent Friend è diretto da Ildiko Enyedi, una delle più importanti registe ungheresi, è un film in tre episodi girati in tre supporti diversi, che ruotano intorno all’idea che le piante abbiano un’influenza decisiva sugli esseri umani. Nel cast c’è Tony Leung, star del cinema orientale. The Testament of Ann Lee è il nuovo film di Mona Fastvold, un musical con Amanda Seyfried. Mona Fastvold è la compagna di Brady Corbet, il regista di The Brutalist, e c’è lui a produrre questo film. Father Mother Sister Brother è il nuovo di Jim Jarmusch con Tom Waits e Adam Driver. Orphan quello di Làszlò Nemes, il regista de Il figlio di Saul, ed è il suo film più personale, dedicato ai ricordi di suo padre. L’étranger di Francois Ozon rimette in scena Lo straniero di Albert Camus, sfidando il primo adattamento di Luchino Visconti. C’è il nuovo film di Park Chan-wook, maestro coreano, No Other Choice, ossia la storia di un manager che ha perso il posto e, dopo due anni di disoccupazione, decide di eliminare tutti i concorrenti per l’offerta cui si candida. The Smashing Machine di Benny Safdie vede Dwayne Johnson nei panni di un ex campione di wrestling negli anni Novanta, come lui stesso è stato. Accanto a lui c’è Emily Blunt. L’ultimo film in concorso è il primo di Shu Qi, una delle grandi attrici del cinema asiatico: Nuhai (Girl). È un film sulla condizione femminile, un insieme di storie di madri, figlie, mogli che resistono ai condizionamenti che la società cinese impone.
After The Hunt di Guadagnino: Julia Roberts per la prima volta a Venezia
La diva americana sarà una delle protagoniste di After The Hunt di Luca Guadagnino, fuori concorso per scelta dello stesso regista e di Amazon, il produttore. È un altro film americano, girato a Londra, una storia di molestie sessuali con Andrew Garfield e Chloe Sevigny accanto alla famosa attrice. Fuori concorso c’è anche Il maestro di Andrea di Stefano, in cui uno dei nostri migliori registi d’azione rinuncia per un attimo al genere, per girare un romanzo di formazione, con Pierfrancesco Favino nei panni di un ex campione di tennis, oggi maestro, che si prende cura di una promessa. A proposito di genere, fuori concorso c’è La valle dei Sorrisi di Paolo Strippoli, un film horror diretto da un vero talento in materia. Tra i film italiani fuori concorso c’è anche Orfeo, opera prima di Virgilio Villoresi, che viene dagli spot pubblicitari di grandi case di moda e dai videoclip. Sempre fuori dalla competizione arriverà anche In The Hand Of Dante di Julian Schnabel, girato proprio a Venezia, un film atteso due anni, per colpa di un contenzioso tra l’artista e la produzione. Fari puntati pure su Dead’s Man Wire, che segna il ritorno di Gus Van Sant con Bill Skarsgard e Al Pacino. Un’altra star al Lido sarà Mads Mikkelsen, protagonista di The Last Viking.
Fuori concorso ci sono anche le serie
Sono due i prodotti seriali italiani presenti al Lido. SIl Mostro di Stefano Sollima, sulla vicenda del mostro di Firenze, che vedremo su Netflix il 22 ottobre, e Portobello, la serie diretta da Marco Bellocchio sul caso delle vicende giudiziarie di Enzo Tortora, che vede l’ingresso di un nuovo player dello streaming, HBO Max. Tra le serie vedremo anche Un profeta, tratta dal bellissimo film di Jacques Audiard, e diretta da Enrico Maria Artale, ed Etty, tratta dai diari della scrittrice ebraica Etty Hilesum. La sezione speciale Cinema & Musica ci mostrerà documentari su Piero Pelù, Francesco De Gregori e Nino D’Angelo, mentre Sofia Coppola porterà al Lido il documentario sullo stilista Marc Jacobs, Marc by Sofia. Un altro documentario da non perdere è Ghost Elephants, di Werner Herzog, proiettato in occasione della consegna del Leone d’Oro alla carriera. Da segnalare ancora, tra i film italiani, Il rapimento di Arabella, di Carolina Cavalli con Benedetta Porcaroli e Chris Pine, Un anno di scuola di Laura Samani, in Orizzonti, e, nella sezione Spotlight, il nuovo film di Daniele Vicari, Ammazzare stanca.
I film lunghi sono la tendenza
Lo ha fatto notare Alberto Barbera, anche un po’ per prepararci, i film di questa edizione durano quasi tutti tra le due ore e un quarto e le due ore e mezza. Il nuovo standard delle produzioni internazionali, almeno per quanto riguarda i film d’autore. Con tutto quello che comporta per la programmazione nei palinsesti dei festival e quella nelle sale. Ma, come sappiamo bene, se un film è bello la durata non si sente affatto, anzi.
di Maurizio Ermisino