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Fake news: sicuri che sia falso? Disinformazione, false notizie e conoscenza deformata: il punto di vista di PHD Italia nel nuovo libro di Andrea Fontana, sociologo della comunicazione, in uscita oggi per Hoepli

FAKE NEWS

Sulla scia del lavoro di mappatura e individuazione del business model delle fake news, il punto di vista di PHD Italia- l’agenzia media, di comunicazione e marketing appartenente a OMNICOM MEDIA GROUP – è stato inserito nel nuovo libro del sociologo Andrea Fontana ‘Fake news: sicuri che sia falso?’ in uscita oggi per Hoepli.

Il tema è un ‘hot topic’ che chiama in causa tutti gli attori del panorama media. Siamo nell’era della post-verità, le emozioni forti vanno lontano e valgono più della verità stessa. Per effetto di queste dinamiche le fake news alimentano un senso di sfiducia nei media tradizionali, dove il vero si trova a combattere costantemente contro il falso.

Dopo il contributo alla riflessione promossa lo scorso 7 giugno dall’evento “FAKE YOU! – Troppo vero per essere falso”, a cura di Omnicom Media Group Italia, PHD Italia porta avanti l’istanza per la promozione di una pianificazione pubblicitaria responsabile. “Abbiamo messo a punto un modello che ci ha permesso di ricostruire la filiera delle fake news, dalla fase della creazione a quella della monetizzazione – spiega nel libro Daniela Della Riva, Strategic Director di PHD Italia e componente del gruppo di lavoro di AssoCom e AGCOM sul tema delle fake news – Abbiamo scoperto che la maggior parte dei finanziamenti che alimentano la fabbrica delle fake news non viene per fortuna dall’advertising e i numeri, piccoli anche in mercati grandi come quello UK, in Italia sono piccolissimi. Esiste però una forte somiglianza con le logiche della filiera dell’advertising: partendo da una strategia, si producono contenuti e messaggi ‘creativi’ che si articolano in ‘campagne’ e pianificazioni”.

“Solo la conoscenza dell’ecosistema delle fake news – sottolinea Daniela Della Riva – può aiutare le agenzie media,i brand, gli editori e i grandi network, come Facebook e Google, ad evitare loro malgrado di diventarne finanziatori inconsapevoli; comprendere e disincentivare questo fenomeno sociale è un nostro dovere al fine di promuovere una pianificazione responsabile e trasparente”.

PHD Italia ha deciso di andare in fondo alla questione, cercando un punto di vista rilevante per i clienti. “L’era della post-verità – conclude Daniela Della Riva – se da un lato ha alzato, e anche di tanto, i toni delle conversazioni, per cui sembra più difficile ottenere l’attenzione dei consumatori, dall’altro ci dà l’opportunità di imparare nuove modalità per costruire una relazione con loro”.