Mercato

Ecco come la GenAI riscrive le regole del marketing, il whitepaper di Digitouch Marketing

Alessio Angiolillo: "I team di marketing non devono più solo 'usare' l’intelligenza artificiale, ma dialogare con essa".
Whitepaper GenAI

Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale Generativa è passata dall’essere una mera promessa tecnologica a diventare un elemento fondante nell’ambito dell’innovazione applicata al marketing e alla content creation. A oggi, l’integrazione delle soluzioni di AI Gen è ormai una realtà consolidata, con il 71% delle aziende globali che ha già implementato almeno una di queste tecnologie avanzate nei propri flussi operativi. In tale contesto, acquisire una comprensione approfondita dell’evoluzione di questa tecnologia e dei trend che ne caratterizzeranno il futuro diventa fondamentale.

Con questo obiettivo nasce il whitepaper ‘Dalla sperimentazione alla strategia: l’AI Generativa riscrive le regole del marketing’, in cui Digitouch Marketing analizza l’impatto trasformativo della GenAI sul marketing, esaminando come questa innovazione tecnologica stia profondamente modificando e ottimizzando i processi aziendali.

Un fenomeno di crescita senza precedenti

I dati raccolti, infatti, evidenziano un fenomeno di crescita senza precedenti nell’adozione della GenAI, con il mercato globale dei software martech che registra un incremento del 27,8% rispetto al 2023, raggiungendo un totale di 14.106 strumenti nel 2024. Questi numeri non solo testimoniano l’espansione della AI Generativa, ma dimostrano anche come questa tecnologia stia trasformando il lavoro dei professionisti del marketing, con particolare riferimento al settore della creatività. A livello globale, infatti, il 64% dei marketer dichiara di utilizzare queste soluzioni per la creazione di contenuti e il 69% ha rilevato un miglioramento tangibile nell’efficacia del proprio operato. L’Intelligenza Artificiale, generativa, dunque, non solo accelera il processo creativo, ma consente anche un’ottimizzazione delle risorse, generando contenuti più mirati e innovativi.

Oltre agli effetti concreti sulla produttività, l’adozione sempre più massiccia di strumenti di AI Generativa sta avendo conseguenze importanti anche sul sentiment dei professionisti di settore. Se un tempo, lo scetticismo e la paura facevano da padroni, a oggi i marketer si dichiarano ottimisti e aperti all’innovazione, considerando l’AI non più come un sostituto del lavoro umano, ma come un potente alleato per potenziare le proprie capacità.

Cosa aspettarsi dal futuro

Le proiezioni che emergono dall’analisi sono estremamente promettenti. Entro la fine del 2025, la spesa globale per l’AI Generativa supererà i 644 miliardi di dollari, con una crescita prevista del 43% rispetto al 2024. A guidare questa ulteriore crescita saranno: l’evoluzione dei modelli linguistici, sempre più rapidi e multimodali, l’ulteriore personalizzazione dei contenuti e l’emergere di nuove figure professionali nel marketing.

“L’AI non sostituisce la creatività umana, ma la potenzia. Genera idee, concept, copy, visual partendo da input strategici, e permette di testare decine di varianti creative in tempo reale, con logiche di A/B o multivariato. Il risultato? Contenuti sempre più personalizzati, pensati per risuonare con i diversi cluster di utenti. Ma forse il punto più interessante è quello della co-creazione. Il vero valore nasce quando l’AI non è semplicemente uno strumento, ma un collaboratore. I team di marketing non devono più solo ‘usare’ l’intelligenza artificiale, ma dialogare con essa”, commenta in una nota Alessio Angiolillo, Vice President di Digitouch Marketing (lo abbiamo intervistato qui).

Il documento è disponibile online a questo link.