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Comunicazione, bene la crescita dei fatturati nelle piccole province

Stefano Ferranti

In Italia cresce la cultura della comunicazione e nelle piccole città registra ottimi tassi di crescita dei fatturati delle agenzie.

E’ quanto fotografato dai dati provenienti dalle Camere di Commercio ed elaborati dal software per le ricerche di mercato grazie alla piattaforma kMap  utilizzata all’interno del programma di formazione Strategie per Agenzie.

L’analisi riguarda i fatturati e il tasso di crescita di società a capitale del settore comunicazione e marketing (escluse le agenzie media pure”, ovvero i centri di raccolta pubblicitaria) sulla base dei bilanci depositati nel 2017 per il 2016 e prendono in considerazione 4973 agenzie.

I fatturati 2016 confermano la provincia di Milano come leader nazionale del settore con 3.984.696.000 di euro, in crescita del 10,32%sul 2015. Seguono Roma, con 628.438.000 e un solo +1,50%, e Torino con 349.794.000, +2.07% sull’anno precedente. Il tasso di crescita più importante tra i grandi centri abitati riguarda Gorizia con +124,50% e Brescia, +34,05%.

“Gli importanti aumenti di fatturato che hanno visto protagoniste sia le piccole e medie imprese sia le società più grandi – spiega nella nota Stefano Ferranti, fondatore di Strategie per Agenzie – confermano che in Italia enti pubblici e privati stanno investendo maggiormente nel già florido mercato della comunicazione e del marketing, vivacizzandolo ulteriormente e aprendo la strada a sperimentazioni e nuove realtà. Il trend di crescita è confermato anche per il 2017, anche se non sono ancora disponibili i dati definitivi a causa della mancata consegna dei bilanci da parte di numerose società prese in esame.”

Tra le prime dieci per media di ricavi (fatturato complessivo/numero agenzie sul territorio), dopo Milano con 2.962.599, compare Reggio Calabria con 2.201.800, seguono poi Torino con 1.706.312 euro, Novara, Rimini, Mantova, Modena, Trieste, Pescara e Bolzano. Prendendo in considerazione i tassi di crescita tra 2015 e 2016, le prime dieci posizioni sono ricoperte da province ancora meno popolose, molte dislocate tra centro e sud Italia: guida Gorizia con +124,50%, seguita da Ravenna (+53,25%), Caserta (+46,42%), Savona (+38,88%) Chieti (38,30%), l’Aquila (+37,14%), Imperia (35,47%), Brescia (+34,05%), Benevento (+33,02%) e Nuoro (+32,47%).

Ferranti: “Questi numeri anche se viziati dalla nascita di società di consulenza in mercati pressoché vergini, dimostrano comunque che in Italia si sta diffondendo capillarmente una vera e propria cultura della comunicazione che vede proliferare piccole agenzie, spesso guidate da giovani comunicatori e uomini di marketing formati nei grandi centri urbani o all’estero, strettamente legate ai territori. I denominatori comuni alle piccole agenzie nate “in provincia” negli ultimi anni sono l’approccio al lavoro e il tipo di servizio offerto: si tratta di realtà impegnate sul digital, tendenzialmente orizzontali, snelle, flessibili, veloci ed efficaci, molto attente al cliente e ai cambiamenti del mercato, dei linguaggi e delle tecnologie”.

L’indagine ha anche visto analizzare alcuni casi di successo per raccontare nuovi trend e modelli di business. Tra i più significativi rispetto al legame con le aziende territoriali compare Up&Up, agenzia di comunicazione bresciana che a pochi anni dalla nascita supera il milione di euro di fatturato (1.144.000 euro nel 2017).

Le agenzie con tasso di crescita più aggressivo risultano quelle impegnate nella fornitura di servizi digitali, come dimostra la recente ascesa di H48, realtà creativa milanese di soli millennial specializzata in digital branded content, che ha chiuso il 2017 con 3,7 milioni di fatturato, + 85% sui 2 milioni del 2016, anno della sua nascita. Oppure ancora Intarget, che ha puntato sul digital ad alta performance e su una presenza internazionale a supporto dei propri clienti, chiudendo il 2017 – a sette anni dalla nascita – a 12.683.000 euro.

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