Ben 76 soggetti hanno risposto all’invito della Commissione Europea per manifestare interesse a costruire Gigafactory dell’AI: grandi hub tecnologici destinati a potenziare l’infrastruttura europea dell’intelligenza artificiale. Le proposte arrivano da 16 Stati membri e coprono 60 siti potenziali.
Un risultato che ha superato le aspettative di Bruxelles, confermando il forte fermento attorno all’AI in Europa e la volontà dell’UE di posizionarsi come leader globale nel settore.
“Un risultato ben oltre le nostre aspettative, che dimostra il crescente slancio e l’entusiasmo dell’Europa verso l’innovazione nell’intelligenza artificiale”, ha commentato Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia. “Il nostro obiettivo iniziale era di contribuire alla creazione di quattro o cinque nuove strutture”.
Cosa sono le ‘AI Gigafactory’
Le AI Gigafactory sono molto più che semplici data center: saranno poli d’eccellenza dedicati allo sviluppo, addestramento e distribuzione di modelli di intelligenza artificiale su larga scala, tra cui quelli con centinaia di trilioni di parametri. Questi centri uniranno potenza di calcolo avanzata, sostenibilità energetica e automazione AI con l’obiettivo di mettere l’Europa in condizione di competere con Stati Uniti e Cina su un terreno strategico che avrà impatti trasversali – dalla sanità alla creatività, dalla mobilità all’advertising.
Cosa succede ora
Per ora si tratta di una manifestazione d’interesse non vincolante, utile alla Commissione per capire chi è pronto a investire in questi progetti. Tra i candidati ci sono grandi operatori europei dei data center, delle telecomunicazioni, dell’energia, oltre a investitori internazionali e aziende tech. Secondo le proposte ricevute, sarebbero già in programma l’acquisto di almeno 3 milioni di processori specializzati per AI (GPU di ultima generazione).
Il prossimo passo sarà l’apertura di un bando ufficiale a fine 2025, con l’obiettivo di far partire concretamente le prime Gigafactory.
Questi progetti rientreranno in un piano più ampio per rafforzare la competitività industriale e tecnologica dell’UE, e fungeranno da banco di prova per la collaborazione tra politiche industriali e di ricerca a livello europeo e nazionale.
Riservatezza
La Commissione europea non divulgherà ulteriori informazioni sull’identità dei rispondenti, date le informazioni commerciali riservate fornite nelle loro manifestazioni di interesse. Allo stesso tempo, i singoli rispondenti possono decidere di divulgare le loro proposte di propria iniziativa.