Secondo quanto riportato da Reuters Amazon avrebbe eliminato diverse centinaia di posti di lavoro all’interno di Amazon Web Services (AWS), la divisione dedicata ai servizi cloud, come parte di una più ampia strategia volta a rafforzare gli investimenti nelle infrastrutture per l’intelligenza artificiale.
Sebbene l’azienda non abbia specificato il numero esatto dei tagli, fonti vicine alla vicenda indicano che le posizioni colpite rientrano principalmente nei team ‘specialistici’: ruoli legati al supporto clienti, alla formazione tecnica e alla consulenza per l’adozione di soluzioni cloud. I dipendenti interessati hanno già ricevuto comunicazioni ufficiali e accesso limitato ai sistemi.
Ristrutturazione, non crisi
Secondo un portavoce di Amazon, la decisione nasce da una revisione interna dell’organizzazione, con l’obiettivo di ‘ottimizzare le risorse’ per poter continuare a investire in settori chiave come l’AI generativa, i data center e l’innovazione di prodotto.
“Stiamo riallocando risorse per supportare le nostre priorità strategiche a lungo termine”, ha dichiarato l’azienda.
Non si tratta quindi di tagli dettati da una crisi finanziaria: AWS ha chiuso il primo trimestre del 2025 con ricavi in crescita del 17% su base annua, per un totale di 29,3 miliardi di dollari, e con un utile operativo salito del 23%.
Assunzioni e mega-investimenti
Nonostante i tagli, Amazon continua ad assumere in settori strategici, in particolare in ruoli tecnici e di sviluppo legati all’intelligenza artificiale. In parallelo, l’azienda ha annunciato investimenti miliardari in infrastrutture, tra cui un progetto da oltre 20 miliardi di dollari per espandere i data center in Pennsylvania, confermando il ruolo centrale che AWS giocherà nella corsa globale all’AI.