Commerce

A fine anno l’eCommerce B2c venderà per 62 miliardi. Sono 35,2 milioni i consumatori online

Nel 2025 il valore degli acquisti online (prodotti e servizi) da parte degli italiani è previsto in aumento del +6%. Roberto Liscia, Presidente di Netcomm: "In uno scenario internazionale reso sempre più incerto da dazi e guerre, le competenze diventano la vera chiave del futuro"
Roberto Liscia, Presidente di Netcomm 1
Roberto Liscia, Presidente di Netcomm

“In un contesto geopolitico complesso, il mercato dell’eCommerce B2C in Italia cresce con costanza, con un valore che supera i 62 miliardi di euro e un aumento dei consumatori digitali che raggiunge i 35,2 milioni nel 2025”. Così Roberto Liscia, Presidente di Netcomm aprendo la ventesima edizione di di Netcomm Forum, intitolata ‘The Next 20 Years in 2 Days’.

E in effetti i dati della Ricerca sul mercato eCommerce in Italia, presentati nell’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, confermano che nel 2025 il valore degli acquisti online da parte degli italiani è previsto in aumento del +6%, superando appunto i 62 miliardi di euro. Il settore dei servizi registra una crescita del +8% rispetto al 2024 – per un valore di 22 miliardi di euro – mentre l’eCommerce di prodotto segna un incremento del +6% rispetto all’anno precedente, superando i 40 miliardi di euro.

Nell’ambito degli acquisti di prodotto, i comparti Food & Grocery e Beauty&Pharma registrano un incremento superiore alla media (con tassi di crescita di circa il 7%) mentre Abbigliamento, Informatica ed Elettronica di consumo e Arredamento e home living presentano una crescita in linea con quella del settore (con tassi compresi tra il +5% e il +6%). Frena la progressione del settore Auto e Ricambi. La penetrazione dell’online sul totale acquisti Retail (online+offline) nei prodotti è pari all’11,2%, un incremento di mezzo punto percentuale rispetto al 2024.

“A complicare tuttavia il quadro c’è uno scenario più ampio di sfide sul piano globale, come la possibile introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti, e a farne le spese saranno in primis le PMI, il cui accesso al mercato statunitense sarà reso ancora più complicato dai costi e dalla gestione burocratica”, ha proseguito Liscia, concludendo che in uno scenario così incerto le competenze diventano la vera chiave del futuro. “Non parliamo più solo di capacità tecniche o digitali, ma di un insieme complesso e integrato di saperi, attitudini, comportamenti che determinano la capacità di adattarsi, innovare e generare valore che faranno sempre più la differenza nelle organizzazioni”.

Le aziende italiane che hanno attivato un proprio di eCommerce

L’e-commerce italiano continua la sua espansione, con un significativo consolidamento come motore di trasformazione del commercio. Secondo i dati dell’Osservatorio Netcomm in collaborazione con Cribis, il numero di imprese italiane con un sito eCommerce è aumentato del 3,4% rispetto al 2024, raggiungendo le 91.000 aziende, con una crescita marcata delle società di capitale (+8,5%). Questi dati evidenziano la maturazione del settore e l’integrazione di strategie digitali avanzate.

Le aziende italiane che operano nell’e-commerce sono distribuite principalmente in Lombardia, Lazio e Campania, con Milano, Roma e Napoli come principali hub. Il settore è dominato da micro e piccole imprese, ma anche da aziende di dimensioni più grandi, con una crescente età media, segno di una stabilizzazione del mercato. I settori più rilevanti sono il commercio e i servizi, con un forte coinvolgimento nei settori del Beverage, dell’Editoria e dei prodotti alimentari. Sul piano della comunicazione, l’82,7% delle aziende è presente sui social media, con Facebook e Instagram come i canali più utilizzati.

La digitalizzazione è infatti in forte crescita, con il 67,2% delle aziende che mostra un alto livello di ‘Digital Attitude’. Tuttavia, oltre il 54% delle imprese presenta ancora un basso livello di internazionalizzazione, con la necessità di sviluppare strategie per esportare maggiormente il Made in Italy.

Pagamenti online: cresce in Italia il BNPL

Anche i metodi di pagamento per gli acquisti online in Italia sono sempre più diversificati:, con oltre l’83% delle aziende offre più soluzioni, con un incremento nell’uso di carte di credito, PayPal e metodi come Klarna, a testimonianza dell’interesse per soluzioni di pagamento rateizzate. Le aspettative dei consumatori in merito alle transazioni online riguardano soprattutto la sicurezza delle transazioni e la varietà di opzioni di pagamento, con una crescente domanda di soluzioni integrate e flessibili. Sebbene la richiesta di sicurezza sia diminuita negli anni, la varietà nelle modalità di pagamento è rimasta invece una priorità per gli utenti.

“In Italia l’eCommerce e più in generale il Retail si trova ora in una fase di consolidamento e i valori di mercato confermano un online un po’ meno vivace rispetto al passato”, ha concluso Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano. “Questi dati non riflettono, però, il grande lavoro svolto dietro le quinte da molti merchant, i quali sono sempre più impegnati nell’ottimizzazione di processo, nell’introduzione di soluzioni tecnologiche per migliorare sia l’esperienza utente sia le attività di back-end e nella sperimentazione di modalità diverse di interazione con i consumatori e di nuovi modelli di business, molto spesso platform-based. Mentre in passato si puntava esclusivamente sulla vendita dei prodotti, ora attraverso l’eCommerce i brand cercano di instaurare una relazione con il cliente offrendo esperienze sempre più interattive e coinvolgenti”.

di Massimo Bolchi