Peraltro annunciando pure la strada del divenire, con aggregazione di nuove competenze verticali e guardando all’estero, con già all’attivo la Spagna. Obiettivo, diventare grandi, ma non grigi. Ne parliamo con Marco Ferrari, Group Ceo, Davide Arduini e Alessandro Talenti, ad della nuova realtà.
Fatto per bene
Un anno fa, in questo stesso periodo, l’unione tra Next14 e Different aveva dato vita a NEXT DIFFERENT. Si chiude il 2025 e l’ingresso di Uniting fa balzare questo Gruppo a un fatturato oltre i 120 milioni (obiettivo al 2028 il raddoppio), 400 persone e 300 clienti. L’idea di fondo è semplice e insieme controcorrente in un periodo come l’attuale: costruire un gruppo italiano indipendente capace di competere per dimensione e visione con i grandi network internazionali, senza perdere quell’imprinting imprenditoriale che ha sempre caratterizzato le migliori agenzie indipendenti. Il fil rouge vuole essere e restare la creazione di valore fatta ‘per bene’. Per riuscirci, però, non basta la somma di fatturati, è servito trovare compagni di viaggio disposti a rinunciare a una parte di sovranità individuale per costruire qualcosa di più grande, condividendo una visione industriale prima ancora che un assetto societario.
L’alchimia
È qui che entra in gioco un concetto che ricorre spesso nel racconto del Gruppo: l’alchimia. Le operazioni nascono da ragionamenti molto concreti, come scala, accesso a gare più grandi, capacità di investimento, ma si consolidano solo quando c’è sintonia profonda sulle direzioni di business, sui valori e sul modo di stare sul mercato. Non a caso, gran parte del lavoro iniziale non è stato di negoziazione, delegata ai professionisti, ma di allineamento strategico, piano industriale, ambizione, modello operativo.
People business
La centralità delle persone è scelta strategica, soprattutto in una fase di mercato incerta, dove la cultura interna diventa fattore competitivo differenziante, valorizzando i talenti per creare contesti in cui possano crescere e fare la differenza, mantenendo un rapporto diretto e non filtrato tra imprenditori, clienti e team.
Posizionamento ufficiale a gennaio
Ma già chiaro, offrire tutti i servizi della comunicazione, in modo realmente integrato. In un contesto in cui i reparti marketing dei clienti si sono ridotti, la promessa è quella di un unico referente capace di governare complessità diverse, mettendoci la faccia. I brand e le specializzazioni restano, ma vengono gestiti in rete, evitando la logica dei silos.
Ai e tecnologia
Mai come fine, ma come piattaforma abilitante. Gli investimenti fatti negli anni, dalle piattaforme proprietarie sui dati media fino agli strumenti di analisi dei trend e dei comportamenti, trovano oggi una nuova forza nell’integrazione. Il punto di equilibrio è chiaro: i dati contano solo se diventano insight rilevanti, richiedendo intelligenza umana, sensibilità creativa, capacità interpretativa.
L’estero
L’Italia resta il focus principale, ma la presenza già avviata in Spagna – a partire da Madrid – rappresenta un primo passo verso una crescita internazionale, inizialmente organica, con la possibilità futura di operazioni mirate di M&A.