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Young Digitals: l’agenzia indipendente che da Padova gestisce per i brand il mondo. Il suo team? Internazionale e multidisciplinare. Tanto che le marche si affidano: dall’analisi di mercato, alla strategia, dallo studio del concept, alla produzione creativa. Non solo on, pure offline

Avete chiuso il 2015 sfiorando 1 milione e mezzo di fatturato, con una crescita del 60%. Entriamo nel merito dei numeri: come raccontate i vostri risultati all’insegna di un mercato che cambia?

“Uno dei principali punti di forza di Young Digitals, è la velocità con cui abbiamo sempre risposto alle richieste del mercato. Essendo un’agenzia indipendente, riusciamo a plasmare con facilità la nostra struttura e le nostre competenze interne, offrendo un servizio cucito su misura alle esigenze dei nostri clienti. Questa flessibilità, unita al continuo incremento di know how in azienda, ci permette di fornire servizi di qualità che il mercato apprezza. Abbiamo rinnovato praticamente tutti gli incarichi degli anni precedenti e continuiamo a registrare nuove acquisizioni”.

Importanti nuove acquisizioni, da Tuborg a Fay e Police. Molte conferme, da Müller a Bulgari Hotels & Resorts, a Roberto Coin. Possiamo identificare nel vostro portfolio clienti una sorta di specializzazione, in cui emergono food, fashion e luxury?

“Sicuramente la nostra esperienza ci permette di accreditarci come specialisti in questi settori. Così come in quello del gioiello e dell’orologio, dove curiamo la comunicazione per una decina di brand. In generale, ci stiamo focalizzando sulle eccellenze del Made in Italy e sui brand di alta gamma che, attraverso Young Digitals, riescono a comunicare in tutto il mondo. La globalità dei nostri servizi, infatti, possibile grazie alle biografie e le esperienze delle nostre risorse interne, è uno dei punti di forza dell’agenzia”.

Young Digitals: agenzia social ma anche studio creativo. Ci raccontate il vostro modo di vivere il mix?

“Il mercato cambia velocemente, si aprono scenari inimmaginabili fino a pochi anni fa. Se un tempo le aziende prima sviluppavano la creatività attraverso agenzie creative di stampo tradizionale e poi ci chiedevano di declinarla nei social, adesso ci affidano il timone delle loro campagne di comunicazione: dall’analisi di mercato, alla strategia, dallo studio del concept, alla produzione creativa. Non solo online ma anche offline. Da questo punto di vista, ovviamente, sta cambiando anche il volume degli investimenti”.

Quattordici le nuove assunzioni 2015. Una decina le posizioni ancora aperte. Quali figure cercate per fare la differenza?

“Proprio così. Nel 2015 sono stati quattordici i nuovi arrivi in Young Digitals. Nei primi due mesi del 2016 abbiamo già assunto altre tre persone. In generale, cerchiamo figure con esperienza nel settore, che abbiano un’ottima conoscenza delle lingue. Nel nostro sito web abbiamo creato il progetto ‘Careers’ che aggiorniamo continuamente con le nostre esigenze di HR. Attualmente, sono aperte tredici posizioni e contiamo di chiudere il 2016 con un team di 60 professionisti”.

Integrazione di culture. Professionisti provenienti da diversi continenti per vestire l’esigenza di internazionalizzazione delle imprese, tenendo saldamente le redini strategiche e creative in Italia. Anche la comunicazione, come la produzione, delinea tale tendenza: sia la mente che il braccio sono internazionali, ma made in Young Digitals?

“E’ esattamente così. Stiamo assistendo a un’inversione di quello che era il paradigma fino a poco tempo fa. I brand presenti sul mercato globale, che prima si affidavano ad agenzie cinesi, russe o statunitensi per sviluppare la comunicazione locale, oggi si rivolgono a noi, che internamente possediamo le competenze e le risorse provenienti da quei Paesi. Per un motivo molto semplice. Centralizzare la creatività e la parte esecutiva in Young Digitals e poi declinarle a livello internazionale, permette di costruire campagne di altissima qualità, coerenti, riconoscibili e quindi efficaci in tutti i Paesi in cui vengono sviluppate”.

 Avete qualche nuovo progetto in via di realizzazione?

“Stiamo ampliando i nostri servizi in Medio Oriente, Giappone e Corea. Disponiamo già di un team con professionisti provenienti da quattro continenti: Europa, America, Asia e Africa. Il mercato è in continua evoluzione e le esigenze dei nostri clienti meritano di trovare risposte veloci e affidabili. Vogliamo continuare a essere al loro fianco”.