La notizia è riportata da numerose testate internazionali e agenzie stampa. Come tra le altre riferisce Bloomberg, WPP Plc ha ingaggiato uno studio legale al fine di indagare su un’accusa di cattiva condotta personale da parte del Ceo Martin Sorrell. In particolare, Sorrell sarebbe accusato di un possibile uso improprio degli assets della compagnia, mettendo così a rischio la sua posizione trentennale.
Gli importi non sono determinanti, ha affermato WPP lo scorso martedì. Sorrell ha respinto le accuse, riconoscendo tuttavia che la compagnia deve indagare. “Ovviamente, non avrò alcun ruolo nella gestione dell’indagine”, ha affermato lo stesso Sorrell. “In quanto proprietario di una significativa quota azionaria, il mio impegno per il Gruppo, che ho fondato 30 anni fa, rimane assoluto, per le nostre persone, i nostri clienti, i nostri azionisti e tutti i nostri numerosi stakeholder”.
L’accusa si aggiunge alla crescente pressione che Sorrell sta affrontando in un momento in cui l’industria pubblicitaria si trova a combattere una riduzione dei budget dei clienti e l’aumento della concorrenza da parte dei giganti del web, tra i quali Google e Facebook Inc., che stanno mangiando avidamente una quota sempre più grande di budget di marketing aziendali.
In aggiunta a queste difficoltà, in seguito alle quali WPP ha perso circa un terzo del suo valore di mercato, riporta sempre Bloomberg, un altro elemento che suscita criticità risiederebbe in quella che sembra essere una eccessiva fiducia riposta dalla compagnia su Sorrell e una mancata pianificazione della sua successione.
