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Wavemaker è ‘Make the Future’. Operativo in Italia dal 9 gennaio il nuovo brand internazionale di GroupM nato dalla fusione di MEC e Maxus e guidato da Luca Vergani, già Ceo di Mec e oggi membro anche del Global Exco Wavemaker, di cui l’Italia rappresenta uno dei principali mercati. Obiettivo, diventare la più innovativa agenzia di media, contenuti e tecnologia

Espressione di un network che nel mondo vale 38 miliardi di dollari di amministrato, con 139 uffici in 90 nazioni ed è per dimensioni il primo in area Emea (il secondo a livello globale, il terzo in area Apac), ma ha radici forti a livello locale in ogni Paese, Wavemaker vale nel nostro mercato quasi 1,5 miliardi di euro di billing con un market share che supererà il 20%, sedi a Milano, Roma, Torino, Verona e Firenze.

Alessandro Villoresi
Alessandro Villoresi

La nuova agenzia, di cui è Chairman Alessandro Villoresi, ha un organico di 350 persone, a cui si aggiunge l’expertise di altri 30 professionisti in [m]PLATFORM, la piattaforma GroupM con un database unico sul mercato fatto di 70 milioni di personal ID in Italia corrispondenti a 26 milioni di persone e circa 360 cluster di interessi, che costituisce il motore tecnologico delle agenzie del gruppo.

“Wavemaker offre una consulenza che vive della confluenza di Media, Content e Technology e ha l’obiettivo di garantire un servizio distintivo e unico, che riconosce la necessità di superare i confini tradizionali fra canale, contenuto e mezzo, e promette di risolvere problemi e cogliere nuove opportunità, non necessariamente – o non solo – nell’ambito media”, commenta nella nota Vergani (nella foto in apertura).

Per tale motivo all’interno dell’agenzia operano le due unit WM Content e WM Tech.

Wavemaker Content è la Unit dell’agenzia dedicata alla gestione integrata del content, asset centrale di Wavemaker, agente di differenziazione e vettore del nuovo modello di agenzia che interpreta con rigore la creatività lungo tutto il Purchase Journey.

Marco Magnaghi
Marco Magnaghi

All’interno della Unit Wavemaker Tech la tecnologia abilita invece il cambiamento in ottica di digital transformation: la consulenza si concentra sullo sviluppo di CRM, marketing automation, dashboarding per lettura e attivazione dei dati, il tutto finalizzato ad offrire ai clienti anche soluzioni end to end che generano un impatto concreto sul business”, aggiunge Marco Magnaghi, Chief Digital Officer Wavemaker.

Il media è nel dna dell’agenzia, e si rinnova grazie a una componente digitale sempre più pervasiva tra i gruppi di lavoro.

Prosegue Vergani: “WM nasce sì da una logica di business, per sfruttare i punti di forza di MEC e Maxus, ma è diventata l’opportunità di ripensare non solo l’organizzazione interna ma anche la strategia e la proposizione sul mercato, per intercettare le esigenze delle aziende, oggi e in futuro”.

Julian Prat
Julian Prat

“Il focus di Wavemaker è basato indiscutibilmente sulla centralità del percorso d’acquisto: intorno a questo percorso, non più lineare, ma sempre più circolare, si posizionano punti di contatto e mezzi di comunicazione attraverso i quali conquistare l’attenzione con il corretto bilanciamento tra media, messaggio e momento della giornata”, commenta Julian Prat, Chief Strategy Officer Wavemaker. “Momentum – la nostra ricerca proprietaria, uno dei più grandi studi mondiali mai intrapresi sul consumer journey, che indaga le logiche sottostanti alle decisioni di acquisto di oltre 100.000 consumatori, in più categorie e Paesi –  è il modello per osservare e capire come le persone prendono decisioni relative a prodotti e servizi e consente all’agenzia un cambiamento radicale nell’approccio strategico”.

Dal network l’agenzia Italiana recepisce anche un nuovo sistema operativo denominato Rapid Growth Planning.

Francesco Riccadonna
Francesco Riccadonna

Spiega Francesco Riccadonna, General Manager Wavemaker: “RGP, che risponde alle sfide che i clienti affrontano oggi giorno per coniugare media, contenuto e tecnologia, si basa sull’organizzazione del processo di lavoro in tre fasi che parte da una fase diagnostica, definisce le scelte finalizzate alla crescita del business dei clienti e arriva a orientare scelte di pianificazione coerenti con gli obiettivi e misurabili. Tutte le fasi del processo si basano su due elementi comuni: il framework di riferimento del customer journey e la centralità del dato, gestito attraverso l’infrastruttura tecnologica di [m]PLATFORM”.

“Con questi asset vogliamo far evolvere il nostro ruolo di partner che vuole contribuire alla crescita del business dei propri clienti, attraverso strategie data driven fondate sull’analisi del customer journey e del modo in cui i touch point influiscono sulla costruzione delle marche e sull’attivazione dei processi di acquisto, offrendo ai nostri clienti una proposizione all’avanguardia in termini di approccio che cancella confini fra territori e competenze di agenzie diverse ”, conclude Vergani.

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