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Cannes Lions 2014/8. Parola ai protagonisti. Scotto di Carlo: “I Promo & Activation stanno diventando i Golden Globe del Festival. Categoria gettonatissima, che non crea tendenze. Le segue, ma con efficacia”

La definizione, in verità, è del presidente di giuria Susan Credle, chief creative officer Leo Burnett Usa, e Scotto di Carlo la sottolinea a rendere la portata delle iscrizioni, in crescita, rendendo così la categoria particolarmente affollata. 3.321, per l’esattezza, i lavori iscritti e visionati. E al di là dei risultati portati a casa dall’Italia (1 Argento e 2 Bronzi), il nostro giurato ha particolarmente apprezzato la qualità dei lavori, così come la loro diversità nell’eccellenza. Ecco qui di seguito i suoi primi commenti raccolti a caldo.

“Stiamo parlando di una categoria che in tempi passati avremmo chiamato below the line. Ma come il media ha cambiato la vita delle persone, anche qui c’è stata un’evoluzione. Con modi di comunicare che sono diventati più diretti, rimanendo l’obiettivo invariato: attivare un atteggiamento o una reazione per avere un riscontro immediato o quasi. Una scommessa creativa che può partire dalla strada, come nel caso della campagna per la Croce Rossa Messicana, che aveva bisogno di una maggiore e rapida raccolta fondi. Da qui l’idea di cambiare la fessura ai salvadanai per le donazioni, dove non è stato più possibile inserire monete, ma solo biglietti cartacei (Oro a JWT Messico). Oppure sofisticata all’estremo dal web, e l’esempio eclatante è Sweetie, la bambina virtuale che è andata a caccia di pedofili in rete per Terre des Hommes (Oro a Lemz Amsterdam). Dunque il riscontro è sempre tangibile, evidente. Ma sono convinto anche del valore del Grand Prix a Harvey Nichols, perché nelle altre categorie si cerca sempre la tendenza, quel qualcosa in più, la rottura, il disorientamento, qui no. Il Promo & Activation assorbe le tendenze in atto e le trasforma a suo uso e consumo, elaborandole. Dunque merito ai creativi di Adam&EveDDB, che hanno ricevuto uno dei brief più noiosi, ovvero la campagna di Natale per un grande magazzino, e ci hanno giocato magistralmente, con ironia e il classico humor britannico”.