A partire dalla qualità. Perché è proprio grazie a quest’arte assolutamente artigianale che diventa grande quella di un olio, sapendo accostare ad hoc polifenoli diversi per creare profumi nuovi.
Come dimostra il talento dello stellato Sadler che si è lasciato ispirare da questi oli dedicando loro 12 ricette inedite, tutte pubblicate all’interno del libro di Zucchi (Lupetti editore) ‘L’Olio non cresce sugli alberi. L’arte del blending: come nasce un olio di grande qualità’ (per info: zucchi.com)
Tra l’altro una risorsa, quella del blending. Soprattutto per un Paese come il nostro, la cui produzione di olive non soddisfa al domanda interna, necessitando l’import. Non a caso, Giovanni Zucchi, nel raccontare al microfono di youmark i dettagli di quest’arte, non ne nasconde le potenzialità in termini di Pil. Così, non solo in quanto ad Oleificio Zucchi, ma in qualità pure di presidente Assitol, invoca trasparenza e lavoro di sistema all’intera catena. Che almeno si seguano le tracce di quanto ha saputo fare il vino, comunicandone le differenti varietà in offerta al mercato. Ad esempio, sarebbe da realizzare il progetto delle etichette parlanti, capaci di raccontare al consumatore il gusto. Auspicando, poi, che le istituzioni recepiscano le istanze del comparto, peraltro di recente già presentate in Parlamento.
