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Rapporto UbiquityLAB sui servizi sms in Italia/Gennaio-Settembre 2012. Ancora in crescita i volumi nonostante la congiuntura negativa. Previsione +30% rispetto al 2011

Il rapporto si basa sul monitoraggio dei volumi generati dai servizi di messaggistica sms offerti dalle 17 più importanti banche italiane, un punto di osservazione per tracciare statisticamente i trend in atto nell’adozione dei servizi mobile legati a conti correnti, carte di pagamento e non solo, da parte della popolazione italiana.
Secondo il rapporto, nei primi 9 mesi del 2012 il volume di sms inviati dal campione di banche italiane monitorato, sia gratuiti che a pagamento per il consumatore (i cosiddetti servizi di messaggistica premium etici), è stato pari a 231 milioni di sms, in crescita del 26% rispetto allo stesso periodo del 2011. L’adozione dei servizi continua a crescere a due cifre nonostante il periodo di crisi e il calo generale dei consumi in Italia (secondo i dati di Federconsumatori nel 2012 la riduzione complessiva della spesa potrebbe arrivare a 35,5 miliardi di euro – in media 1480 euro a famiglia).
Di fronte a questo scenario di mercato non positivo ed ad una riduzione del potere di acquisto dei consumatori in Italia, i volumi di sms inviati dalle banche italiane ai propri correntisti e ai possessori delle carte di credito hanno mantenuto una buona crescita. Ci si aspetta, inoltre, che la crescita sia ancora maggiore su tutto l’anno (+30% la previsione a fine 2012 rispetto al 2011), dato che l’ultimo trimestre (4Q) è quello in cui storicamente si registrano i volumi più alti.
L’analisi dimostra un’ulteriore crescita dei servizi sms legati a carte di pagamento che – con l’aumento del 31% rispetto all’anno scorso – raggiungono il 72% dei volumi complessivi. Crescono i servizi legati ai conti correnti (+12% per raggiungere il 17% di volumi complessivi) e Caring & Service (+85% e 8% di volumi complessivi). Si conferma invece, anche se in maniera minore rispetto al primo semestre 2012, la riduzione di servizi di Marketing (-28%) e di Trading (-10%). Rimangono predominanti le notifiche Push (99,7%) e i servizi di notifica (77%) anche se il peso complessivo di questi ultimi sul totale dei servizi censiti risulta più contratto rispetto al 2011 (80%), a favore della crescita dei servizi informativi (23% nel 2012 vs 20% nel 2011).
L’Italia è ancora il paese del contante, utilizzato – secondo alcune stime – nel 90% delle transazioni. Ciò nonostante, nell’ultimo biennio è stato registrato un lieve aumento delle transazioni elettroniche. Secondo lo studio dell’Abi e del Consorzio Bancomat, nel 2011 le transazioni no-cash nel nostro paese sono cresciute del 4% (rispetto all’1,4% del 2010). Una crescita contenuta che però indica un progresso verso un maggiore uso dei pagamenti elettronici.  Attesa una crescita più importante nel 2012, spinta anche dall’effetto Decreto Salva Italia che alla fine del 2011 ha abbassato la soglia dei pagamenti in contati a 1000 euro.