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Penelope Cruz e Campari dicono addio alla superstizione con il Calendario 2013. Da un’idea di Bcube

Il Calendario 2013 presenta l’attrice spagnola in 13 immagini che la vedono alla prova con  superstizioni come i gatti neri, gli specchi frantumati, il camminare sotto le scale o sulle crepe.  Nel calendario la Cruz indossa una collezione di abiti e scarpe di colore rosso, a firma di alcune case di moda come Monique Lhuillier e Ferragamo, oltre ai gioielli disegnati da Chopard. Autore degi scatti Kristian Schuller.

Campari coglie così l’occasione per infondere sicurezza alle persone, convinta che la fiducia in se stessi possa vincere qualsiasi superstizione, permettendoci di assaporare i momenti piacevoli della vita. Il Calendario Campari 2013, stampato in 9.999 copie, non sarà messo in vendita, ma distribuito ai fan di Campari in tutto il mondo.

Il concetto ‘Dì addio alla superstizione’ è stato sviluppato da Bcube. Andrea Marzagalli, senior art director, e Bruno Vohwinkel, senior copywriter, hanno lavorato fianco a fianco con il fotografo per la realizzazione del progetto. La produzione è stata affidata a L&A Artist Milano. (segue)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed ecco le  superstizioni protagoniste:

Gatti neri: nella storia occidentale, i gatti neri sono sempre stati considerati come portatori di  cattivi presagi, e sospettati, nello specifico, di avere un legame con la stregoneria. La maggior parte degli abitanti dell’Europa occidentale e meridionale teme il gatto nero in quanto simbolo di sfortuna. In particolare, l’animale che attraversa la strada davanti a una persona è ritenuto presagio di  sventura.

Il numero 13 come simbolo di sfortuna:  La paura del numero 13 è così diffusa che il fenomeno è conosciuto ufficialmente come  triscaidecafobia. Questa fobia è da attribuirsi ad una serie di convinzioni, fra le quali: la credenza che i gruppi di streghe siano composti tradizionalmente da 13 membri, ed un’antica leggenda secondo la quale la prima persona ad alzarsi da una tavolata di 13 commensali morirà entro l’anno.

Aprire un ombrello in un ambiente chiuso:  In base ad una teoria che intende spiegare il motivo della superstizione secondo la quale aprire un ombrello al chiuso porti sfortuna, questa credenza ha origine dall’idea che l’ombrello sia in grado di proteggere dalle tempeste della vita. Se aperto all’interno, gli spiriti a guardia della casa sarebbero indotti a pensare che gli abitanti ritengano inadeguata la loro protezione, e potrebbero quindi decidere di andarsene, non prima però di aver lanciato una maledizione.

Lo specchio frantumato: sette anni di sventura.  Il riflesso della propria immagine in uno specchio viene tradizionalmente considerato come la rappresentazione dell’anima dell’individuo, o del suo stato spirituale.  Rompere lo specchio, e quindi il riflesso della persona, comporterebbe un danno all’anima e problematiche di natura  spirituale.

Spazzare i piedi di una persona: in passato si credeva che una donna incapace di spazzare adeguatamente il pavimento non sarebbe mai stata una buona moglie e non si sarebbe mai sposata. Se spazzate – o qualcun altro spazza – i vostri piedi, significa che non eravate concentrati o non prestavate attenzione a quello che stavate facendo o che gli altri stavano facendo, e pertanto non siete adatti per il  matrimonio.

Cappelli sul letto: in passato si  credeva che gli spiriti malvagi dimorassero nei capelli e che appoggiando il cappello sul letto, questi sarebbero transitati dai capelli al cappello e infine nel letto. In questo modo, gli spiriti maligni avrebbero potuto farvi del male durante  la notte.

Uccelli che volano all’interno di una casa:  In passato, quando si verificavano incidenti inconsueti, si credeva che si trattasse di un messaggio urgente recapitato direttamente dagli dei, nella maggior parte dei casi  un presagio di sventura. Il comportamento inconsueto degli animali era conseguentemente causa di preoccupazione, e gli uccelli selvatici che tentavano di entrare all’interno delle case erano ritenuti presagio di morte

Non rovesciate il sale!: Rovesciare il  sale era considerato un grave spreco, in quanto si trattava di una merce di grande valore. Il termine “salario” deriva in realtà dall’usanza romana di pagare i soldati con il sale. Secondo la superstizione, inventata specificamente per dissuadere le persone dallo sprecare questo prodotto prezioso, la sventura avrebbe colpito chiunque avesse rovesciato il sale.

Camminare su una crepa: Nel corso della storia, questa ben nota superstizione ha subito numerose modifiche, come “se cammini sulla crepa, alla mamma la schiena si piega”, “se cammini su una crepa sarai rapito dagli orsi”, così come la credenza secondo la quale il numero delle crepe calpestate corrisponda al numero di piatti che si romperanno quel giorno.

Il quadro che cade dalla parete: Tradizionalmente, un quadro di una persona specifica e/o di particolare significato che cadeva dalla parete preannunciava la morte imminente di una persona conosciuta.

Ferro di cavallo: Appendere il ferro di cavallo con le estremità rivolte verso l’alto è da lungo tempo ritenuto di buon auspicio, in quanto l’oggetto funge da contenitore per qualsiasi evento fortunato di passaggio. Tuttavia, appenderlo con le estremità rivolte verso il basso è considerato di cattivo auspicio, in quanto in questo modo non sarà possibile trattenere la fortuna!

Camminare sotto ad una scala:  L’origine di questa superstizione è da ricercarsi nelle similitudini esistenti tra una scala appoggiata ad un muro ed una forca. Qualsiasi cosa che possa essere associata ad una forca viene tradizionalmente considerata di cattivo auspicio, quindi camminare sotto di essa – o sotto ad una scala che ne ricordi la forma – non è consigliabile.