Concetto, peraltro, a cui Bruno Bertelli, executive creative director Publicis, tiene in particolare modo, specificando come l’innovazione e la capacità di trovare soluzioni sempre nuove vada ricercata nell’esecuzione (fu peraltro il tema dello speach che il medesimo tenne all’assemblea Upa dell’anno scorso), non certo nella visione strategica che deve essere continuativa e consistente, adeguando di conseguenza i contenuti attraverso cui si esprime e dialoga con il suo pubblico.
Come dimostra il progetto ‘The candidate’, Leone d’oro nella categoria Rp e due d’argento nella Promo & Activation, dove è addirittura il recruiting a farsi media.
E non è un caso che i 5 Leoni dall’agenzia sino a ora vinti (è entrata anche nella shortlist design con ‘Wall of Opportunities’ e in quella Cyber con The Candidate) siano tutti riferiti a campagne Heineken, articolate in differenti progetti, ma facce del medesimo sodalizio (il bronzo Direct è per ‘The Real Master of Intuition’, che ha anche vinto il bronzo nell’Outdoor) che è causa ed effetto del successo ottenuto anche in questo palco worldwide.
“Perché si lavora assieme, guardando nella stessa direzione”. Ed è un bene che questo tipo di rapporti sfilino qui. Devono essere d’esempio. Soprattutto oggi che il Festival di Cannes ha abbandonato i confini dell’interesse creativo, allargando al business, con la presenza delle aziende a crescere di anno in anno. Tutti, insomma, abbiamo bisogno di confrontare, vedere e capire, per alzare la nostra asticella qualitativa. Non per vezzo, per profitto!