Youmark

Anche in Italia, BQ: la tecnologia democratica che vuole dare all’Europa nuovi ingegneri, per progettare il futuro. Si lanciano smartphone e tablet, prezzi a partire da 180 euro, e si crede nei maker, con stampanti 3D e robot che ci faranno apprendere sin da piccoli. Al suo fianco Business Press

Come al microfono di youmark dice Rodrigo del Prado, Deputy General Director & BQ Co-founder , infatti, la migliore comunicazione è il passaparola che si genera da clienti soddisfatti. Dunque, la strategia punta tutto sulle rp.

Anche perché non c’è fretta, avendo in mente un piano triennale per conquistare il nostro mercato con i nuovi smartphone della gamma M, tablet (resistentissimi, con batteria di capacità sino a 3.120 mAh), stampanti 3D, scanner 3D e soluzioni dedicate all’emergente mondo dei Maker e all’educazione tecnologica, come kit di robotica educativa, robot e schede elettroniche.

Avendo scelto di seguire la strategia distributiva della Spagna (dove viene concepita, disegnata e progettata l’intera gamma) dunque e-commerce e retail, includendo oltre alle catene i piccoli negozi, sperando nell’emulazione di un percorso che lì ha visto BQ divenire la seconda marca acquistata, raggiungendo un fatturato complessivo pari a 202 milioni di euro, in appena 5 anni.

Nasceva, infatti nel 2010, dall’incontro di 6 studenti. Oggi l’età media in azienda è di 31 anni, ed è entrata a far parte della holding tecnologica Mundo Reader (conglomerato di società impegnate nella progettazione e produzione di dispositivi elettronici e accessori).

Con l’obiettivo primario di aiutare le persone a comprendere la tecnologia, incoraggiarle a utilizzarla e ispirarle a crearla, l’impegno è nella formazione in ambito tecnologico, nello sviluppo di prodotti legati all’universo dell’Open Source e nella promozione della filosofia del Do It Yourself (DIY).

La medesima che l’azienda applica ai propri prodotti e soluzioni software nell’ottica di rendere la tecnologia uno strumento inserito all’interno di un processo di democratizzazione auspicabilmente in grado di migliorare il mondo e la vita degli utenti. C’è quindi una sorta di mission sociale, la certezza che l’Europa abbia bisogno di nuovi ingegneri per competere nel mondo e che i medesimi vadano coltivati sin da piccoli, cambiando il mondo di insegnare, a favore di un ‘fare’ collettivo, finalizzato allo scopo.

‘Ci sforziamo di essere bravi in quello che facciamo e non abbiamo paura di esprimere le nostre opinioni. Siamo impegnati nella formazione tecnologica e ci sforziamo di parlare in modo semplice per essere compresi da tutti. Siamo tecno-ottimisti per principio’, recita una sintesi del Manifesto di BQ. Il tutto rafforzato dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.