Vedere tutti gli animali, predatori e prede, che rinunciano alle loro priorità per coesistere in una città in cui ci sia spazio per tutti è un concetto molto forte. E oggi lo è ancora di più. Zootropolis ha incassato più di un miliardo di dollari nel 2016 e aveva vinto l’Oscar, è uno dei film più amati dell’ultima produzione Disney. Zootropolis 2 esce nei cinema il 26 novembre. Il film è diretto dal Disney Animation chief creative officer Jared Bush e Byron Howard e prodotto da Yvett Merino, un team che ha vinto l’Oscar per Encanto. In Zootropolis 2 i poliziotti alle prime armi Judy Hopps e Nick Wilde si trovano sulle tracce di un grande mistero quando Gary De’Snake arriva a Zootropolis e mette sottosopra la città animale. Per risolvere il caso, i due, sotto copertura, sono costretti ad avventurarsi in nuove e inaspettate aree della città, dove la loro continua collaborazione viene messa alla prova come mai prima d’ora.
Il messaggio: mettere da parte i personalismi per la convivenza
Inserito in un ‘cartone animato’ digitale, divertente, ritmato e ricco di trovate, il messaggio sociale e politico del film arriva con forza. È un messaggio importante: animali di diverse origini e specie che imparano a mettere da parte i propri istinti per convivere pacificamente. Se persino gli animali possono farlo – anche se è solo un film – perché non dovremmo farlo noi esseri umani?
“Questo messaggio resta estremamente attuale”, osserva Yvett Merino. “Lo era 20 o 100 anni fa e lo sarà anche fra altri 20. Il mondo continua a confrontarsi con questi problemi. La speranza sta nel creare dialogo tra persone diverse, e questo può aiutare davvero”.
Particolarmente significativa è la riflessione sui territori ingiustamente occupati da altri popoli, un richiamo evidente alla storia americana e alle tensioni attuali in Medio Oriente. “È fondamentale che un film tocchi questi temi,” aggiunge Michela Giraud, comica e doppiatrice. “Ci siamo resi conto di partecipare a qualcosa di enorme. In un cartone apprezzato dagli adulti quanto dai bambini, inserire messaggi così rilevanti è davvero importante. Zootropolis 2 è straordinariamente contemporaneo”.
Niente AI, ma 700 persone al lavoro
Diversamente da altri film Disney, che puntano su emozioni e narrazioni epiche, questo film privilegia il puro divertimento e le gag slapstick, ricordando per certi versi gli sketch dei Looney Tunes. I personaggi animati si muovono in scenari ricchissimi, creati interamente da persone reali.
“Il film è stato realizzato da 700 animatori che hanno forgiato ogni fotogramma,” racconta Yvett Merino. “Vedere un disegno prendere vita, trasformandosi in una scenografia piena di dettagli grazie agli artisti, è emozionante. Senza queste persone, la magia non esisterebbe”.
Un film ricco di easter egg, da vivere al cinema
In Zootropolis 2, la Disney si diverte a omaggiare la propria storia – da Ratatouille a Rapunzel – e quella del cinema in generale, con riferimenti da Il Silenzio degli innocenti a Shining, da Indiana Jones a Star Wars. “Vogliamo che il pubblico lo veda sul grande schermo,” spiega Merino. “Ci sono tantissimi dettagli, dai fondali alle folle, e numerosi easter egg inseriti come parte della narrazione. Ogni artista ha lasciato il proprio segno.”
La trama richiama i classici di Hitchcock come Giovane e innocente e Intrigo internazionale, con personaggi innocenti accusati ingiustamente e costretti alla fuga, aggiungendo tensione e suspense al racconto.
La chimica tra i personaggi
Un elemento che rende il film speciale è la relazione tra i due protagonisti: Judy Hopps, la coniglietta, e Nick Wilde, la volpe. Nel primo film il loro rapporto seguiva il modello dei film degli anni Quaranta sulla Guerra dei Sessi: inizialmente conflittuale, poi collaborativo e affettuoso.
“Judy è iperattiva e determinata, con la forza delle personalità decise,” spiega Ilaria Latini, sua doppiatrice italiana. “Il difficile non è entrare nel personaggio, ma uscirne”.
Nick, invece, è un guascone dal cuore grande, che evolve dai propri principi opportunistici verso ideali più nobili. Tra i personaggi antagonisti spicca Gary De’Snake, un serpente dolce e inaspettato, doppiato da Max Angioni. “È velenoso, ma porta con sé una penna anti-veleno: il suo ruolo sfida gli stereotipi e ridefinisce l’immagine dei serpenti”.
Accanto a loro c’è Nibbles Maplestick, castorina interpretata da Michela Giraud. “All’inizio il doppiaggio era una fatica simile al crossfit, ma mi ha fatto divertire tantissimo.” Matteo Martari presta la voce al sindaco Brian Winddancer, un cavallo politico che ricorda figure storiche come Ronald Reagan, con ironia e leggerezza.
Un film che cattura lo spettatore
Tutti concordano sul fatto che Zootropolis 2 sarà il successo animato dell’anno, pronto a bissare il trionfo del primo film. La chiave è riuscire a mantenere alta l’attenzione in un’epoca in cui tutto compete per catturarla. “Realizzare un film del genere è molto difficile,” spiega Merino. “C’è un enorme lavoro dietro. Tutti noi amiamo il cinema e volevamo superare noi stessi rispetto al primo film. È il progetto più ambizioso di Disney Animation”.
“L’esperienza cinematografica è fondamentale,” aggiunge Alessandro Quarta, doppiatore. “Al cinema è impossibile distrarsi: il film è come un viaggio sulle montagne russe. Non puoi fermarti né scrollare: devi viverlo fino in fondo”.
di Maurizio Ermisino