Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi sotto la presidenza di Salvatore Rossi nelle giornate del 3, 4 e 5 novembre, ha esaminato l’offerta vincolante presentata lo scorso 16 ottobre da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (KKR) relativamente all’acquisto di attività relative alla rete fissa di TIM (la cd. NetCo), inclusa FiberCop, da parte di una società (Optics BidCo), controllata da KKR, nonchè l’offerta non vincolante sull’intera partecipazione detenuta da TIM in Sparkle.
Il Cda ha approvato l’offerta di KKR per NetCo. “L’offerta – riferisce una nota – valorizza la rete fissa fino a 22 miliardi di euro e consente al gruppo una riduzione del debito di circa 14 miliardi di euro“. Il perfezionamento è atteso entro l’estate del 2024.
Quanto all’offerta non vincolante su Sparkle, il Consiglio, avendola ritenuta non soddisfacente, ha dato mandato al Ceo di verificare la possibilità di ricevere un’offerta vincolante a un valore più elevato una volta completata la due diligence, il cui termine è stato esteso fino al 5 dicembre.
Immediata la reazione di Vivendi (detiene il 23,75% delle azioni), che ha definito “la decisione illegittima”, aggiungendo che “utilizzerà ogni strumento legale a sua disposizione per contestare questa decisione e tutelare i suoi diritti e quelli di tutti gli azionisti” .