Theras con NEWU lancia la campagna #DiabeteFalsiMiti adottando modelli che uniscono il mondo fisico e digitale per creare un dialogo inclusivo e trasversale non solo con i pazienti, ma con l’intera società anche in un settore come quello della salute. L’approccio phygital ha combinato affissioni urbane, interattività digitale e i social.
“Come Theras, desideriamo favorire l’inclusione sociale di chi vive con il diabete e creare così una nuova cultura della cura, che porti con sé una maggiore consapevolezza, per tutti, su questa patologia”, spiega nella nota Luca Cappellini, Customer Experience Manager Theras. “Attraverso la partecipazione diretta, la campagna mira a creare un legame emotivo con il pubblico, stimolando la condivisione di storie reali per abbattere i pregiudizi. Un impegno e un risultato resi possibili grazie anche alla continua collaborazione con la classe medica, perché è la scienza che deve essere la guida per distinguere ciò che è vero da ciò che è falso”.
Dal 6 novembre, le vie di 15 città italiane si sono popolate dei poster della campagna con messaggi che hanno il compito di decostruire i falsi miti legati al diabete e sfatare pregiudizi e stereotipi, spesso frutto di disinformazione.
Ogni affissione include un QR code che collega a una landing page interattiva. Qui, gli utenti possono contribuire attivamente alla campagna, condividendo i pregiudizi che hanno vissuto e generando poster personalizzati da diffondere sui social. Attraverso il user-generated content, le persone con diabete diventano così protagoniste e le loro esperienze si tramutano in messaggi di empowerment. Un obiettivo al quale ha concorso anche il coinvolgimento di social influencer e creator del settore, tra cui testimonial come Massimo Ambrosini e Ugolize.
“Il nostro obiettivo è costruire campagne che abbiano un impatto reale”, sottolinea Raffaele Bifulco, Co-Founder di NEWU, “e nel settore healthcare, è fondamentale rendere la comunicazione il più accessibile e partecipativa possibile perché questo avvenga. Ci siamo mossi su questa direttiva, cercando un modo per abbattere la barriera tra chi vive una patologia e il resto della società. L’impiego del phygital ci ha consentito di creare una campagna che ispira e connette le persone oltre che informarle e che è in grado di agevolare lo sviluppo di un dialogo trasversale, dove tutti si sentano coinvolti e partecipi e dove le storie del singolo vengono condivise e amplificate per raggiungere un pubblico sempre più ampio”.
“L’idea alla base della campagna è quella di parlare al mass market unendo la nostra voce a quella di medici e pazienti, per uscire dal perimetro di chi il diabete lo conosce bene, perché lo vive quotidianamente, raggiungendo chi è meno informato. Per questo motivo – conclude Rebecca Lamballi, Communication Specialist Theras – ci siamo focalizzati sull’user generated content, perché vogliamo dare voce ai pazienti, alle loro famigliari e alle loro storie. Abbiamo unito una strategia digitale, volta al buzz marketing – grazie anche all’interazione di Influencer-Ambassador e al coinvolgimento di un Testimonial – a una strategia fisica, che vede 15 città italiane tappezzarsi dei nostri poster contro i falsi miti”.