Il cinema da sempre indaga la complessità della mente umana e delle sue stravaganze. Quest’anno il Festival Cervello&Cinema si concentrerà su alcuni comportamenti anomali, ma molto diffusi, che nei casi lievi consentono una vita apparentemente normale, ma che possono portare a grandi sofferenze.
Li raccontano sette film ‘cult’ che saranno presentati da ricercatori ed esperti nel campo delle neuroscienze e della psicanalisi, secondo una formula che ha avuto grande successo nelle precedenti edizioni. L’obiettivo è quello di avvicinare alla ricerca scientifica un pubblico di ‘non addetti ai lavori’ e di giovani, stimolando una riflessione sulle neuroscienze e sugli studi relativi alla mente umana (per questo, BrainCircleItalia si avvale anche di una forte comunicazione sul web e sulle reti social).
Curiosamente – Indizi di ordinaria follia avrà luogo dal 23 al 29 settembre, quest’anno per la prima volta presso Anteo – Palazzo del Cinema di Milano, Sala Excelsior,in Via Milazzo, 9.
È organizzato da BrainCircleItalia insieme a IRCCS Ospedale San Raffaele, in collaborazione con ELSC (il prestigioso centro di ricerca sul cervello della Hebrew University of Jerusalem) e Anteo Palazzo del Cinema, grazie al supporto di Roche. L’evento ha fin dalla prima edizione il Patrocinio del Comune di Milano. Per il terzo anno consecutivo l’immagine rappresentativa della rassegna è stata offerta dall’artista Luigi Serafini.
Da lunedì 23 a venerdì 27 settembre gli appuntamenti saranno alle ore 19.30; sabato 28 e domenica 29 alle ore 11.00: il ristorante di Anteo Palazzo del Cinema è poi aperto per il brunch.
Si parte lunedì 23 settembre con Hugo Cabret di Martin Scorsese, (Ben Kingsley, Jude Law, Sacha Baron Cohen), che aprirà il dialogo sulle illusioni visive e su come la magia inganna i sensi. Carlo Faggi, illusionista e divulgatore scientifico, e David Burr, docente dell’Università degli Studi di Firenze, racconteranno come spesso ciò che crediamo di vedere non sia la realtà, ma una finzione del nostro cervello e come la verità sia sfuggente, anche dove pare indiscutibile. E soprattutto perché il cervello ha bisogno di illudersi.
Martedì 24 si continua con Ragazze interrotte di James Mangold, vincitore di numerosi premi, tra cui un Oscar e un Golden Globe per Angelina Jolie. Il film racconta la vita di un gruppo di ragazze con disturbo della personalità. Ne parlerà Cesare Maffei, ordinario di psicologia clinica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, uno dei massimi esperti in questo campo.
Mercoledì 25 Letizia Leocani, neurologa, e Antonio Malgaroli, docente di fisiologia umana, entrambi presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, parleranno dei rituali ossessivi, che sono molto più frequenti di quanto si pensi. C’è chi controlla cento volte che le porte siano chiuse, chi si lava ripetutamente le mani e chi scende dal letto sempre con lo stesso piede. Sono tutte manifestazioni di una patologia che denota un disagio profondo e che oggi presenta nuove possibilità di cura. Il film è Qualcosa è cambiato di James L. Brooks, con Jack Nicholson.
Della dipendenza da gioco si parlerà giovedì 26 con Massimo Clerici, dell’Università degli Studi di Milano Bicocca e Luigi Gallimberti, presidente Fondazione Novella Fronda, Human Science and Brain Research. Oggi gli scienziati tendono a considerare le dipendenze, tra cui il gioco d’azzardo, come una vera e propria malattia del cervello, che va affrontata con nuove metodologie, superando la mera visione psicanalitica. È un approccio che apre la strada a terapie innovative. Il film è Il giocatore, di John Dahl, un capolavoro assoluto con Matt Damon e Edward Norton.
‘Scintille di pazzia’ è il titolo dell’incontro di venerdì 27 con Francesco Benedetti, psichiatra e professore presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. Il tema è il rapporto tra la follia e l’arte, in particolare le depressioni e il bipolarismo, dai quali tanti artisti sono affetti, tanto che c’è chi sostiene che per raggiungere la massima creatività sia necessario alterare lo stato di coscienza. Depressa, fino al suicidio, era la grande scrittrice Virginia Wolf, alla quale è dedicato il film The Hours, di Stephen Daldry, con un cast stellare: Nicole Kidman, Meryl Streep e Julienne Moore.
La psicanalista Simona Argentieri parlerà sabato 28 di un tema di grandissima attualità, il bullismo, e delle dinamiche di gruppo che portano individui, innocui da soli, a derive aggressive e violente. L’onda, di Dennis Gansel, basato su un esperimento sociale realmente avvenuto in una scuola californiana nel 1967, per spiegare agli alunni l’origine del nazismo.
Infine domenica 29 il film Corpo e anima, di Ildikó Enyedi, Orso d’Oro a Berlino due anni fa, una storia d’amore tra due persone che non sanno comunicare i propri sentimenti, ma che sognano lo stesso sogno. Il tema è il quadro autistico, una sindrome che sta crescendo esponenzialmente e di cui non si conoscono le cause. Una ricerca attualissima lo legherebbe a disfunzioni nel microbiota, la composizione della flora batterica nell’intestino, che viene spesso definito il ‘secondo cervello’ per il numero di neuroni presenti al suo interno. Ne parlerà Antonio Persico, Professore presso l’Università degli Studi di Messina.
Si alterneranno come moderatori moderati i due ideatori del progetto, Viviana Kasam e Giancarlo Comi, e il giornalista scientifico Armando Massarenti, de il Sole 24 Ore.