Il presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, ha rassegnato le dimissioni dalla carica. Bernabè si qualificava come Consigliere esecutivo non indipendente ed era presidente del Comitato Esecutivo. Sulla base delle informazioni a disposizione ex art. 114, comma 7, d.lgs. n. 58/1998, possiede n. 468.000 azioni ordinarie (di cui n. 18.000 indirettamente) e n. 480.000 azioni di risparmio (di cui 30.000 indirettamente) Telecom Italia.
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, sotto la conduzione del suo vice presidente, Aldo Minucci, a seguito delle dimissioni rassegnate da Bernabè in sintonia con il Consiglio, ha avviato il processo per l’individuazione del nuovo presidente della società. Nel frattempo, come da Piano di successione di cui la società si è dotata (Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l’esercizio 2012, consultabile all’indirizzo www.telecomitalia.com), le deleghe e le attribuzioni organizzative già assegnate a Bernabè sono state provvisoriamente attribuite all’amministratore delegato, Marco Patuano, mentre la presidenza dell’organo collegiale e la rappresentanza legale di Telecom Italia restano in capo al vice presidente, in via di supplenza.
Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato il trattamento economico da riconoscere a Bernabè. In linea con quanto a suo tempo stabilito (Relazione sulla remunerazione per l’esercizio 2012, consultabile all’indirizzo www.telecomitalia.com), questi riceverà il trattamento a cui avrebbe avuto titolo sino a naturale scadenza del mandato (compenso fisso, variabile, benefit e altri compensi a equilibrio degli oneri fiscali applicabili ai benefit tassati), per un onere complessivo a carico della società pari a circa 3,7 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione, in linea con la possibilità prevista dal contratto in essere, ha inoltre deliberato la stipula di un accordo di non concorrenza di durata pari a 12 mesi, con un onere per l’azienda di circa 2,9 milioni di euro.
Per quanto concerne la sostituzione di Elio Catania, come da raccomandazione del Comitato per le nomine e remunerazione, il Consiglio di Amministrazione ha cooptato Angelo Provasoli. Questi si qualifica come indipendente alla stregua dei requisiti previsti dal Codice di autodisciplina di Borsa Italiana, al quale Telecom Italia aderisce.
In merito alla sostituzione di Catania alla presidenza del Comitato per il controllo e i rischi e del Comitato per le nomine e la remunerazione della società, il consigliere Jean Paul Fitoussi è stato nominato presidente di quest’ultimo ed eserciterà in via di supplenza il ruolo di presidente del Comitato per il controllo e i rischi.
Il Consiglio di Amministrazione, infine, ha approvato una versione aggiornata del Codice Etico e di Condotta di Gruppo, strutturato in quattro sezioni:
− Principi Generali, in cui si evidenzia il ruolo del Codice Etico quale elemento fondante del modello organizzativo e del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di Gruppo;
− Valori, in cui si individuano e focalizzano i principali valori del Gruppo (Etica e Compliance, Eccellenza del Servizio, Competizione, Comunicazione, Comunità, Risorse Umane, Salute e Sicurezza);
− Comportamenti, con indicazione delle condotte richieste ai destinatori del codice (i componenti degli organi sociali, il management, i prestatori di lavoro di tutte le Società del Gruppo e i collaboratori esterni, nonché – ove previsto dal sistema procedurale aziendale – i terzi in rapporti d’affari con il Gruppo);
− Segnalazioni, in cui si indicano i riferimenti cui segnalare eventuali irregolarità o negligenze nell’adempimento degli obblighi.