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Stefano Mignanego lascia l’incarico più che trentennale. Andrea Griva è il nuovo responsabile della comunicazione del gruppo editoriale Gedi

Stefano Mignanego

Come lui stesso annuncia in una lettera di commiato. Decidendo, dopo 37 anni trascorsi all’interno del gruppo, di trascorrere più tempo in famiglia e veleggiando, sua grande passione.

Scendo dalla barca, vado in pensione

In questi giorni rivedo spesso il nastro dei miei ricordi. Il primo è quello del mio ingresso nel Gruppo. Anno 1983, vigilia dell’estate.

Mi sono appena laureato alla Bocconi con una tesi sull’editoria. Mi affascinano i giornali, ma non vorrei fare il giornalista, mi piace il mondo che ci gira intorno, le persone, i numeri, i bilanci.

Porto la mia tesi, fresca di stampa, a Carlo Caracciolo nella sede di Milano dell’Espresso, allora in via Cino Del Duca.

Tra una sigaretta e l’altra la sfoglia, mi chiede cosa voglio fare nella vita. Gli dico che mi sto organizzando per andare in vacanza a Newport a seguire Azzurra in Coppa America. Farei anche qualche articolo per un giornale di nautica. E poi mi cercherei un lavoro. La Bocconi è un buon biglietto da visita, stanno già arrivando proposte.

Mi ascolta, e con naturalezza e leggerezza, come se mi offrisse un caffè, mi dice “ti assumiamo noi, da subito: vieni a lavorare a Roma, nel controllo di gestione dei giornali locali”. Dico di sì prima ancora di pensarci. E lì comincia la mia lunga avventura in quello che tanti dicevano essere, all’epoca, un “club” più che un’azienda.

Il nastro dei ricordi potrebbe andare avanti all’infinito, ma mi fermo. Per me il Gruppo è stato una grande barca (naturalmente a vela) con un grande equipaggio: abbiamo vissuto, tutti insieme, colleghi ed ex-colleghi, poligrafici, giornalisti, dirigenti e collaboratori, momenti di successo e momenti difficili. Affrontato tempeste e bonacce. E quelli delle altre barche sempre a inseguirci, a prenderci come esempio.

Negli anni sono cambiati armatori e comandanti. Tutti hanno saputo cogliere lo spirito e il senso di appartenenza che ci hanno fatto essere speciali, unici.

E’ stata una navigazione splendida, irripetibile. Alcune volte con il vento in poppa, in discesa, sotto spinnaker, altre volte con il vento in prua, in salita, con la tormentina.

Adesso però, dopo 37 anni, ho deciso: a fine anno mi tolgo cerata e scarpe da vela, e scendo. Vado in pensione…

…Sono arrivato in porto, prendo le mie cose e vado a dedicarmi alla mia famiglia e alle mie passioni. Voi continuerete a navigare, in un mare che in questa stagione è agitato, in burrasca. Ma ne uscirete bene, come sempre…

Stefano Mignanego