L’impatto totale stimato per questa edizione del Festival è pari a € 205 milioni, di cui € 77 milioni di Valore Aggiunto (rapportabile al PIL), in crescita di circa € 6 milioni rispetto alla precedente edizione, principalmente per effetto di una maggiore raccolta pubblicitaria.
Di questi 205 milioni, gli impatti indiretti e indotti sono stimati essere pari a circa € 125 milioni. I posti di lavoro full time equivalent attivati sono pari a oltre 1300 addetti, di cui circa 860 derivanti dagli effetti indiretti e indotti. I settori maggiormente impattati grazie all’attivazione delle catene di fornitura sono quelli relativi ai servizi pubblicitari (€ 96 milioni di giro d’affari), di alloggio e catering (€ 13 milioni) e produzione cinematografica, televisiva e musicale (€ 10 milioni).
“Le ripercussioni economiche del Festival di Sanremo evidenziano, anche quest’anno, il ruolo fondamentale dell’industria della musica nel nostro Paese, nonché l’importanza del festival nell’economia dello stesso”, spiega Mario Rocco, Partner EY, Valuation, Modelling and Economics Leader. “In base alle nostre stime, il giro d’affari generato dalla 74° edizione del Festival è considerevole, per un totale di circa € 205 milioni, con un aumento rispetto alle stime dell’edizione precedente principalmente riconducibile alla maggiore raccolta pubblicitaria e all’inflazione registrata in questi mesi. L’analisi considera non solo l’impatto delle spese organizzative, dei ricavi da pubblicità e sponsor e della presenza sul territorio di spettatori e addetti ai lavori, ma anche delle ripercussioni generate lungo le catene di fornitura, stimate in circa € 125 milioni. L’impatto, inoltre, non considera gli effetti, importanti ma di non immediata quantificazione, sull’industria discografica nel mercato fisico e digitale, che rappresentano un ulteriore impulso per la nostra economia”.