Sabato 8 febbraio Amadeus ha chiuso il Festival di Sanremo con 10.9Mio di telespettatori con il 64.5% di share, una percentuale molto importante considerando che la kermesse non otteneva risultati simili dal Festival condotto da Pippo Baudo nel 2002.
La performance di Amadeus e delle sue dieci compagne di viaggio ha superato di otto punti percentuali quella di Claudio Baglioni dello scorso anno quando 10.6Mio di spettatori erano davanti al piccolo schermo totalizzando una share del 56.5%.
I risultati della quinta puntata chiudono il trend in positivo, in crescita già dalla prima serata, trasformando così la settantesima edizione nel Festival dei record: agli ottimi risultati si aggiunge il record per la durata di ogni puntata che ha sfiorato le 2:00 del mattino mettendo a dura prova anche i fan più fedeli.
Considerando gli ultimi venti anni di programmazione, nel 2020 il Festival chiude con una media superiore al 50%1 di share per la sesta volta; l’edizione di quest’anno è però l’unica ad aver superato il 55%. I numeri diventano ancora più importanti confrontando la fascia oraria 21:30 – 24:30, nella quale Amadeus ha ottenuto in media il 15% di audience in più e superato di quasi 5 punti la share del Baglioni-bis.
In merito al pubblico, il Festival 2020 ha conquistato adulti e meno adulti grazie alla presenza di cantautori della musica italiana e giovani artisti provenienti dal mondo dei talent show. La crescita di share è stata trasversale su tutte le fasce di età, eccetto che per il cluster 15-19, forse penalizzato da una sfida finale nella quale i protagonisti nel 2019 erano Mahmood e Ultimo rispetto ai meno giovani Diodato e Francesco Gabbani di quest’anno. È inoltre aumenta l’affinità del pubblico femminile, probabilmente perché l’edizione del 2020 ha più volte richiamato l’attenzione su temi difficili come la violenza sulle donne, invitando il pubblico, a casa e non, a riflettere.
Il successo di pubblico del Festival di Sanremo sembra andare controtendenza rispetto a quanto accade nella fruizione media quotidiana dei contenuti. Nell’era della frammentazione, della personalizzazione e del download la kermesse è riuscita, infatti, a radunare davanti al piccolo schermo una rilevante fetta della popolazione italiana. I risultati televisivi ottenuti, che non si vedevano da oltre venti anni, testimoniano il successo della formula scelta dalla Rai che ha ottenuto importanti risultati anche sui social e RaiPlay. Durante la messa in onda della kermesse, infatti, in media quasi 102mila device sono stati collegati alla piattaforma Rai e, sebbene non siano numeri sommabili e confrontabili, corrispondono all’1% del pubblico di Rai1.
Analizzando le properties ufficiali di Sanremo2, viene registrato un incremento delle interazioni su tutti e tre i canali rispetto al 2019. Durante la quarta serata vengono rilevati i maggiori momenti di interazione, fatta eccezione per Instagram, che registra il picco principale durante la finale.
Nell’arco della rassegna la pagina Facebook ha registrato 78mila nuovi fan, con due picchi significativi in corrispondenza della seconda e della terza serata. Per quanto riguarda i volumi di interazione sono state registrate oltre 1Mio di interazioni sulla pagina ufficiale del Festival, con un aumento del 46% rispetto all’edizione del 2019. Twitter ha registrato volumi inferiori in termini di acquisizione di nuovi follower rispetto al 2019, mentre ha visto aumentare le interazioni del 22%. Tra i canali ufficiali Instagram è quello che cresce maggiormente con 82mila nuovi follower e oltre 382K interazioni.
Sui canali Facebook e Instagram dei partecipanti alla rassegna, Achille Lauro registra su entrambe le piattaforme il maggior numero di nuovi fan mentre i canali di Diodato, vincitore del festival, registrano la quota maggiore in relazione all’engagement rate.