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Premio Film Impresa: Vincono i film di Stellantis, Buccellati e Edi.Cer. Premi speciali a Francesca Archibugi, Caterina Caselli e Renzo Rosso

di Maurizio Ermisino

Si è chiusa ieri a Roma, alla Casa del Cinema, la 2a edizione di Film Impresa, una competizione tra film che raccontano la vita delle aziende, i valori della cultura d’impresa e l’impegno quotidiano dei loro dipendenti. A vincere i tre premi principali sono stati i film di Stellantis, Buccellati ed Edi.Cer. “A volte nella comunicazione l’impresa non viene raccontata nella maniera giusta”, ha commentato in apertura il Presidente di Film Impresa, Giampaolo Letta. “La maggior parte degli imprenditori italiani sono sani e hanno realizzato delle grandi opere”. “Le imprese non realizzano solo spot ma veri e propri filmati: abbiamo voluto raccoglierli. Abbiamo ricevuto tantissimi film, abbiamo avuto una partecipazione di pubblico dal vivo e via streaming molto importante. Abbiamo voluto dedicare dei focus particolare al mondo dell’imprenditoria femminile e al lavoro dei giovani”.

Il Miglior Film d’Impresa Area Narrativa è Wasted per Stellantis

Wasted, di Tobia Passigato, prodotto da Giffoni Innovation Hub per Stellantis è il Miglior Film d’Impresa Area Narrativa, assegnato da Umana, “per la maturità della messa in scena e della direzione degli attori e per l’efficacia di un apologo, paradossale, che ha il merito di attivare l’allarme per l’ambiente e l’urgenza di fonti alternative d’energia”. Il film, che racconta la storia di un ragazzo che naufraga su un’isola fatta di rifiuti e capisce l’importanza del riuso e del riciclo, ha ricevuto un affettuoso endorsement dal Presidente di Giuria, Gabriele Salvatores. “Con Tobia avevamo realizzato un filmato molto bello, ispirato al lavoro di Ermanno Olmi, che si incentrava sul lavoro della mano dell’uomo” ha raccontato. “Siamo amici, collaboratori. È stato facile premiarlo”. “Scherzo” continua. “Il film era bello. Rappresenta la filosofia di questo premio: un racconto e non solo la promozione di una cosa”. Per quanto riguarda l’area narrativa la menzione speciale è andata al film Così fa il silenzio, di Sami Schinaia, prodotto da Giffoni Innovation Hub per Enel X, “per l’avvolgente intrigo con il quale lo stile ibrida tecnologia della luce e racconto della diversità”. Il film racconta il viaggio di una ragazza, tutto in silenzio, girato in modo da enfatizzare tutte le azioni che l’elettricità rende possibile.

Il Miglior Film d’Impresa Area Documentaria è Ceramics Of Italy per Edi.Cer.

Ceramics Of Italy. Un viaggio nella sostenibilità, di Esmeralda Calabria, prodotto da Aki Film per Edi.Cer. è il Miglior Film d’Impresa Area Documentaria, assegnato da Unicredit, “per la gremita raccolta di testimonianze, gesti e location con le quali mostra allo spettatore come tecnica e artigianato, creatività e lavoro di origine millenaria, sappiano felicemente abitare il contemporaneo”. Il film ha vinto anche il Premio Ente dello Spettacolo – Rivista del Cinematografo, con questa motivazione. “Il viaggio di Esmeralda Calabria è insieme un itinerario produttivo, sociale ed estetico. Un lavoro di montaggio fluido, arioso, modellato sui volti e le passioni di chi porta avanti una tradizione di saperi, di comunità e di vissuti che contribuiscono al PIL materiale e immateriale di un paese. Quella attenzione a saperi, comunità e vissuti che Fondazione Ente dello Spettacolo con Confindustria Lecco e Sondrio perseguono nella realizzazione del Lecco Film Fest, iniziativa nella quale il lavoro della Calabria trova spazio e accoglienza”. “Sono molto contenta, è stata un’esperienza importante” ha dichiarato Esmeralda Calabria. “Confindustria Ceramica ha deciso di fare questo documentario e, attraverso diversi incontri abbiamo capito cosa dovevamo fare. Cioè raccontare non il prodotto ma l’umanità delle persone”.

Miglior Film d’Impresa Area II&S Innovation, Image & Sound è Mosaico per Buccellati

Mosaico, di Yuri Ancarani, prodotto da Dugong Films per Buccellati Holding Italia è il Miglior Film d’ Impresa Area II&S Innovation, Image & Sound, assegnato da Almaviva, “per il gioco sensuale con il quale l’elegante stilizzazione di pietre e metalli che riempiono l’inquadratura di luci e riflessi scintillanti e mobili si fonde con la ricca e densa tessitura del suono”. “È già il secondo anno che faccio dei meravigliosi lavori sul Made In Italy, ma tutte le aziende sono francesi” ha commentato ironico il regista. “È un invito a farmi lavorare sugli italiani”. Ancarani è un artista poliedrico, che si muove tra videoarte, cinema d’impresa e film di finzione. “È uno degli imperscrutabili del cinema italiano, è unico nel suo genere” ha commentato Piera Detassis, Presidente dell’Accademia David di Donatello, che ha fatto parte della giuria presieduta da Salvatores. In questa categoria ha ricevuto la menzione speciale ‍The Betterfly Effect di Federico Caponera e Riccardo Perazza, prodotto da Save the Cut per Key to Energy, “per l’abilità del montaggio e dello split screen cui deve concentrazione di racconto e comunicazione”. La menzione speciale per il Miglior Film Inedito è andata a Cerca di Tornare di Nicolò Donnantuoni, prodotto da Donnantuoni per Autotrasporti Pigliacelli, “per la interessante sinergia tra il lavoro d’impresa, documentato dal vivo, e la produzione del documentario che fornisce allo spettatore un resoconto quasi quotidiano”.

Menzioni speciali anche per Il Messaggero e Granarolo

Menzione speciale anche per un racconto molto particolare, ‍Il Messaggero #condivisodal1878 di Alvaro Moretti, Dario Carrarini, Giancarlo Carlini, prodotto da Il Messaggero, Q10 Media, StudioKowalsky. “È stato un lavoro di 5 anni arrivato a questa sintesi” ha spiegato Alvaro Moretti, vicedirettore de Il Messaggero. “Ho scelto 45 prime pagine del giornale per dare vita a una mostra. E poi mi è venuta in mente un’idea: queste prime pagine erano uno storyboard”. Sono storie con dentro altre storie: dietro alla prima pagina con la morte di Garibaldi c’è una lettera scritta di suo pugno da uno dei garibaldini; ma è curiosa anche la storia di Pirandello, che è stato, in incognito, un direttore del Messaggero della Domenica. La menzione speciale Premio platea competente è andata a ‍Nessuna formula magica di Ermanno Menini, prodotto da Social Content Factory per Granarolo, con questa motivazione. “Coinvolgente, concreto, innovativo. Uno stile di comunicazione che arriva a tutti anche grazie all’ironia espressa dal narratore”.

A Francesca Archibugi il Premio Olmi 2024

È stata una serata di grandi brand, ma anche di grandi nomi a livello artistico. Ieri è stato il momento di celebrare un grande come Ermanno Olmi, con la proiezione di un suo film inedito, L’eroe e il mito, prodotto da Dainese nel 2012, una conversazione con Valentino Rossi che parte dalla sicurezza per arrivare a parlare dell’uomo e del suo rapporto con il mondo, la natura, l’economia. Il Premio Ermanno Olmi Edison e Fondazione EOS 2024 è stato consegnato a Francesca Archibugi, una delle nostre grandi autrici di cinema, che di Olmi è stata allieva. “Ermanno era un grandissimo scrittore” ha raccontato. “Ho avuto la fortuna di leggere i suoi soggetti. Era un grandissimo artigiano, faceva tutto: è stato un gigantesco direttore della fotografia e un grande montatore. Non è stato utile solo a me, è stato utile all’Italia: ha lavorato sulla coscienza di tutti”. Francesca Magliulo, direttrice Fondazione EOS Edison Orizzonte Sociale ETS, che ha consegnato il premio, ha ricordato il rapporto di Olmi con Edison. “Ermanno Olmi arriva adolescente alla Edison” racconta. “Era appassionato di attività teatrali, e partiva per fare spettacoli nelle centrali idroelettriche. Mette su una cdp aziendale e realizza 40 documentari sulla Edison. Poi prende la sua strada: ma tantissimi anni dopo, si ricorda delle nostra bellissima sala riunioni e ci dice che vorrebbe girarci una scena Tickets, il suo film con Kiarostami e Ken Loach. Così abbiamo ripreso i contatti. E da lì in poi abbiamo giocato a fare i coproduttori dei suoi film”.

Premio Speciale Ferrovie dello Stato Italiane a Caterina Caselli

Caterina Caselli, l’indimenticabile caschetto d’oro, ha ricevuto il Premio Speciale Ferrovie dello Statoper la sua arte e la sua capacità di fare impresa, e per avere scompigliato l’idea stessa di chi fa arte e impresa. La Caselli ha ricordato il suo esordio, con Nessuno mi può giudicare, che era stata scritta per Celentano e che era un tango, e che lei ha voluto diventasse un rock’n’roll. E anche il momento in cui è diventata imprenditrice. “Mio marito aveva una grande casa discografica” racconta. “In fondo io ero stata aiutata da una persona che aveva investito su di me. Ho pensato: potrei avere la la stessa felicità nell’essere un gradino per qualcun altro. Qualcuno aveva potenziato il mio talento e io volevo fare la stessa cosa”.

Premio Speciale alla Creatività – Unindustria a Renzo Rosso

Il Premio Speciale alla Creatività, assegnato da Unindustria, è andato a Renzo Rosso, dopo l’anteprima del film M.A.D.E. Made in Italy. Made with Bravery di Francesco Di Giorgio, prodotto da Frame by Frame per OTB. Rosso ha detto una cosa molto importante per chi dirige un’azienda. “L’80% del lusso mondiale viene prodotto in Italia e sono proprio i piccoli produttori, le piccole imprese artigiane i veri artisti che danno vita ai prodotti che vediamo nelle sfilate e nelle boutique di tutto il mondo. Credo fortemente che nella moda il 50% del prodotto lo faccia il direttore creativo, e il restante 50% gli artigiani. Con questa campagna abbiamo voluto mostrare le competenze uniche di chi sta dietro le quinte del Made in Italy, eppure lo crea tutti i giorni”. Nel corso della tre giorni erano stati assegnati anche i premi speciali Film Impresa a Ferzan Ozpetek e Gabriele Salvatores.