In occasione dell’incontro media e cinema d’impresa promosso da Fondazione AEM e da Fondazione Corriere della Sera, youmark intervista Roberto Pisoni, Senior Director dei canali d’intrattenimento di Sky.
L’Italia è ricca di bellissime storie di aziende da raccontare, ma hanno bisogno dell’autorialità. A che punto è il rapporto tra media-cinema e impresa?
“Credo che fondamentalmente la cosa da cui bisogna partire è la good story, che serve in qualche modo a sintetizzare i valori dell’azienda, produrre qualcosa di allettante per l’audience, e avere degli autori, che significa degli scrittori e dei registi, che sappiano farla diventare qualcosa di memorabile, notevole e d’intrattenimento”.
Nell’era dello storytelling e del brand entertainment come riuscire a creare un sodalizio win win pro cinema pubblico e aziende?
“Il sodalizio può funzionare tra pubblico e aziende e cinema soltanto attraverso la concentrazione di storie rilevanti. Io credo che le storie siano la componente fondamentale, che possono essere anche storie aziendali che diventano degli esempi fantastici di intrattenimento. Nella mia esperienza di direttore di Sky arte, tantissimi brand di design hanno alle spalle storie straordinarie che sono riuscite a diventare dei prodotti televisivi fantastici. Si può anche adottare una strategia completamente diversa che è quella semplicemente di sposare i valori, e quindi di sposare delle storie che riflettono i valori aziendali e che possono essere un veicolo straordinario di diffusione di valori e trovare anche l’accoglienza del pubblico. Ci sono diverse possibilità, ma secondo me la forza fondamentale è riuscire a trovare davvero delle grandi storie e dei creativi capaci di raccontarle”.