Per chi lavora in un’agenzia creativa la differenza tra un testo in Helvetica, Futura o Calibri è lampante.
Può non esserlo per chi sta ‘dall’altro lato del tavolo’, i professionisti del marketing e della comunicazione in azienda, per chi insomma è chiamato a giudicare una proposta creativa di cui le font sono, sempre, un elemento chiave.
Sicuramente non è una questione semplice.
Non si parla solo di estetica e leggibilità: la typography è carica di significato, rafforza o sfuma il messaggio, e serve un occhio consapevole per leggerla e valutarla nell’insieme della comunicazione.
Per San Valentino l’agenzia quiqueg#ha deciso di venire in soccorso di tutti coloro che hanno sentito almeno una volta un’incertezza nel giudicare una font, offrendo loro un corso per innamorarsi della tipografia senza per questo diventare tipografi.
La graphic designer Eleonora Petrolati guiderà i partecipanti alla scoperta di grazie, crenature e pesi in due incontri divertenti e interattivi, per capire finalmente perché un’email in Comic Sans spezza il cuore ai designer.
In fondo non serve saper suonare uno strumento per amare la musica, ma è utile conoscere la differenza tra metal e neomelodico per fare una playlist.
L’operazione, che si articolerà su email, Instagram e LinkedIn, è stata ideata dall’intera agenzia. La linea strategica è stata dettata da Irene Bruni, la creatività è stata sviluppata dalla graphic designer Eleonora Petrolati, dall’art director Francesca Sansovini e dal copywriter Pietro Cattaneo, sotto la direzione creativa di Massimo Verrone.