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Per i suoi primi 50 anni Iper La grande i si regala il suo primo cortometraggio. Obiettivo conquistare millenial e gen Z. Dopo lo spot istituzionale i valori del brand per raccontarsi ricorrono alla narrazione cinematografica. Perché la convenienza da sola non basta

di monica lazzarotto

E il brand si dichiara fortunato a vantare una ‘cultura aziendale’ tanto differenziante da poter divenire emblema da esibire anche nei confronti delle nuove generazioni e, perché no, anche per attrarle dal punto di vista lavorativo. Insomma, la convenienza deve restare requisito sine qua non, ma da sola non basta. E’ quanto sin dagli esordi ha  predicato il founder Marco Brunelli, che peraltro nel corto aleggia con una presenza allegorica rappresentata dal quadro di Giacomo Francesco Cipper noto come il Todeschini, a definire l’arte (di cui è noto collezionista) e la creatività quale ispiratrice dell’attenzione alle persone (ogni lavoro deve identificare il potenziale creativo del singolo), ma anche a calare la narrazione nel reale, visto che il dipinto veramente si esibisce nella stagione delle zucche nell’Iper di Arese.

Così, se l’accessibilità a tutti resta requisito fondamentale, il Brand l’arricchisce del lusso di punti vendita uno diverso dall’altro, con assortimenti che rispettano le prerogative territoriali, in un comune denominatore che parla di cura, qualità e pure di cultura dell’errore, quale fattore di innovazione e crescita, anche relativamente ai servizi offerti. Dalla ristorazione (ci saranno delle novità) al benessere, parafarmacia, ottica, rifornimento carburante.

Non a caso, nel  festeggiare i suoi primi 50 anni, questa catena non si accontenta dello spot istituzionale che ha esordito la scorsa primavera , ma arricchisce le attività di commemorazione di tasselli (budget di comunicazione in crescita, pianificazione gestita internamente) che oltre al cortometraggio (è on line nei canali social dell’azienda, su YouTube, qui diventerà anche serie in 5 puntate, e sono allo studio nuove alternative), aggiungono un portafoglio di prodotti limited edition e le interviste ‘Made in Iper’ (anche queste on line sui canali social dell’azienda) in cui 18 dipendenti raccontano le loro esperienze, mutuando lo stile ironico e leggero del film, peraltro in cui ci scordavamo di dire hanno recitato anche veri dipendenti.

Ricordando che la catena è parte del Gruppo Finiper Canova che ha chiuso il 2023 superando i 3 miliardi di fatturato (Iper ne vale all’incirca più della metà), e con oltre 200 milioni di EBITDA e 10.000 dipendenti, in occasione della presentazione del cortometraggio ‘Una Giornata Iper’, avvenuta ieri presso il Cinemino a Milano, ne abbiamo parlato con Stefano Borsoi, direttore marketing, e Gianluca Grassi, direttore comunicazione, Gruppo Finiper Canova.

Credit

Titolo: Una Giornata Iper

Durata: 13 minuti

Regia: Mattia Napoli

Luoghi di produzione:

  1. Iper La grande i – Arese (MI)
  2. Iper La grande i – Milano Portello
  3. Iper La grande i – Montebello della Battaglia (PV)
  4. Il Mercato del Maestoso by Iper – Monza

Anno: 2024

Cliente: Iper La grande i

Agenzia: brandstories

Casa di produzione: Sala Giochi

Attori principali: Pietro Angelini – Giacomo Valdameri – Alberto Astorri – AlinaMassone – Alberto Baranghini

Direzione Creativa: Mattia Garofalo

Produzione: Riccardo Giacobini

Produzione esecutiva: Pier Francesco Coscia

Sceneggiatura: Ylenia Rubini, Mattia Napoli

Sviluppo Creativo: Serena Calabrese, Matteo Di Venere

Produzione Agenzia: Enrica Cantarella

Fotografia: Alessandro Dominici

Montaggio: Mattia Meloni

Suono: Luca Bagetto

Costumi: Alessandra Fornara

On air: Linkedin, YouTube, Instagram, Facebook

Pianificazione media: a cura di Iper La grande i

Chi è il Gruppo Finiper Canova

Una storia iniziata nel 1974 con una scommessa, la nascita degli ipermercati in Italia con Iper La grande i: grandi superfici, inedite per il tempo, con l’introduzione di laboratori a vista e produzioni proprie come in un mercato. Un’idea del fondatore Marco Brunelli, ancora operativo, che ha dato al Gruppo una visione imprenditoriale chiara e innovativa, essere non solo distributori ma anche produttori. Per mantenere la qualità dell’offerta, Iper ha promosso la nascita di una Scuola dei Mestieri interna, dove gli specialisti si confrontano e i giovani imparano nuove ricette attraverso un programma di formazione continua. Dal 1974 il Gruppo ha continuato a crescere affermandosi anche con formati diversi dall’ipermercat,o ma complementari. In questa direzione l’acquisizione strategica della catena Unes. Non solo, la ricerca della qualità e di una proposta interessante per la clientela ha portato alla nascita di etichette come il Viaggiator Goloso, oggi asset strategico e punto di forza del Gruppo, che intende mantenere e rafforzare gli investimenti nel futuro. Ancora, la creazione di Piazza Portello, situato all’aperto e in pieno centro città, e IL CENTRO di Arese inaugurato nel 2016 che, con i suoi 200 negozi (peraltro in sviluppo altri 1000 mq con ingresso di realtà innovative) diventa uno dei più grandi shopping mall d’Europa, con 20 milioni di visite nel 2023. All’interno di queste realtà, il Gruppo ha riconfigurato anche l’approccio alla ristorazione superando i confini delle aree di somministrazione all’interno del punto vendita per esplorare nuove avventure culinarie, a partire dai sei ristoranti con servizio al tavolo firmati Iper La grande i, basati su concept diversi, per arrivare a format come Caffè Portello, Rom’Antica, Cremamore, e continuare a sperimentare nuove idee come il Ristò nella sua veste totalmente rinnovata e servita.

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