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Paolo Pascolo candidato per il consiglio di UNA – Aziende per la Comunicazione Unite. Obiettivo, rendere l’associazione “ancora più riconosciuta e internazionale”

Pascolo, già membro del Gruppo Media, Comunicazione e Spettacolo e della Sezione Servizi per la Comunicazione d’Impresa di Assolombarda, si candida per entrare nella nuova squadra di UNA che verrà eletta a fine mese. Pascolo che ha maturato con l’agenzia indipendente Imille esperienza in Spagna, Brasile e Cile si mette al servizio di UNA per renderla ancora più riconosciuta e internazionale.

 “UNA ha combinato il DNA di diverse associazioni. Oggi è certamente il soggetto più autorevole in Italia per rappresentare tutte le aziende che si occupano di comunicazione – afferma nella nota – per questo motivo credo sia fondamentale investire tempo e portare la mia esperienza per rendere ancora più forte e riconosciuta l’associazione. La comunicazione digitale è sempre stato il mio mondo. I prossimi anni saranno cruciali per completare la trasformazione digitale di moltissime aziende. UNA ha il compito di federare tutte le aziende che si occupano di comunicazione, grandi, medie e piccole; organizzazioni che ogni giorno sono in prima linea per interpretare e diffondere le eccellenze di questo Paese”.

“Il mio impegno – prosegue – sarà volto a garantire che UNA accolga tutte le aziende che vogliono confrontarsi sui temi dell’innovazione e della comunicazione. L’Italia è un paese unico perché possiede un patrimonio inestimabile di arte, cultura e innumerevoli diversità territoriali. La comunicazione è fatta anche di questo: unire contesti distanti, aggregare idee divergenti, coniugare paradigmi incompatibili all’apparenza. Sono certo che UNA sia il luogo dove tutto questo può succedere. Un luogo di dialogo dove poter imparare continuamente”.

“Mi sono ritrovato nel programma di Davide Arduini – conclude – perché sintetizza in maniera chiara ed efficace le azioni che un’Associazione che rappresenta la comunicazione dovrebbe mettere in opera: valorizzare Hub tematici e territori, allargare la base associativa, guardare alle altre associazioni internazionali per scambi e sinergie, investire in percorsi formativi per le nuove professioni e infine garantire una particolare attenzione alle tematiche della sostenibilità, della diversità e dell’inclusione”.