All’inizio del 2021, i più ottimisti tra noi credevano che il Covid sarebbe stato oggi un ricordo lontano. Adesso, mentre ci addentriamo nel 2022, l’impatto della pandemia incombe ancora, con tutto quello che ha portato con sé – una crisi sanitaria globale, sistemi di fornitura zoppicanti e l’intero comparto industriale in sofferenza.
“Per molti aspetti quello che può sembrare un contesto confuso e difficile da interpretare – spiega Luca De Fino, Chief Growth Officer di Ogilvy Italia – deve essere trasformato dalle aziende in una spinta potente al cambiamento. Serve sì tempestività per capire la nuova direzione da seguire, ma occorrono anche e soprattutto un atteggiamento più strategico e una pianificazione capace di guardare oltre il breve termine. In sintesi: evolvere il proprio modello di business e di conseguenza le strategie di marketing e di comunicazione. E’ qui che l’agenzia assume il ruolo di partner”.
La situazione che stiamo vivendo ormai da due anni continua ad accelerare fenomeni che altrimenti si sarebbero sviluppati molto più lentamente. Probabilmente l’aspetto più preoccupante tra questi è la polarizzazione della società: persino in un mondo senza confini le persone stanno progressivamente costruendo muri intorno alle proprie opinioni.
Nel frattempo, le fratture nel sistema logistico che hanno costretto molti brand ad ideare un nuovo posizionamento e strategie di DTC, si aggiungono al caos economico. Le promesse da parte dei brand di far fronte alle consegne non reggeranno più di fronte all’impossibilità dei clienti di ricevere i loro prodotti.
I giorni dei grandi schieramenti a favore della sostenibilità sono agli sgoccioli, sempre più aziende dovranno far fronte ad una crescente richiesta, pubblica ed amministrativa, di implementare strategie a livello locale se vogliono fare una differenza tangibile.
L’impatto duraturo della pandemia ci convertirà tutti definitivamente al virtuale? Le aziende e gli investitori che stanno versando miliardi nel Metaverso credono di sì.
La prossima fase del mondo online avrà un impatto irreversibile su ogni ambito della nostra vita così come la conosciamo, e i brand non dovrebbero ignorare questo cambiamento.
Il fenomeno della Great Resignation è ancora da comprendere appieno, ma quello che è certo è che i lavoratori andandosene dimostrano di aspettarsi qualcosa di molto diverso dai propri datori di lavoro. Senza dimenticare poi, ed è incontestabile, che sempre più Millennial, e presto molti della Gen Z, trasformeranno la forza lavoro ad ogni livello, e molte aziende non sono preparate né per attirarli a sé né per trattenerli.
Mentre molte aziende guarderanno all’esterno per meglio comprendere ciò che smuove i lavoratori, ne vedremo ancora di più assumere un approccio di Adaptive Business per riformulare la loro organizzazione e le loro attività. Questo aspetto sarà in particolare evidente nell’ambito del B2B.
Prevediamo molti cambiamenti nel 2022, e con questo Red Paper vogliamo illustrare alcuni esempi di azioni chiave che i brand possono compiere per avere successo in tempi così incerti.
La guida completa è disponibile a questo link.