Nuovo ingresso in PUBLICIS, l’agenzia guidata dal Ceo Bruno Bertelli e dal Cco Cristiana Boccassini, che aggiunge al suo management creativo Luissandro Del Gobbo con il ruolo di Global Executive Creative Director. Del Gobbo assumerà la responsabilità sul cliente Heineken collaborando a sviluppare i progetti dell’agenzia e del network.
Dichiara nella nota Bruno Bertelli, Ceo dell’agenzia e anche Global Chief Creative Officer del network parte di Publicis Groupe: “Per questo ruolo Cristiana ed io ritenevamo fosse necessario identificare una personalità di talento con un’importante esperienza internazionale e con una forte empatia verso i clienti e i tanti talenti che compongono la nostra agenzia. Luissandro che conosciamo e stimiamo da moltissimi anni, era la persona giusta e non abbiamo avuto il minimo dubbio nel proporgli di tornare in Italia e assumere l’incarico. Siamo certi che permetterà all’agenzia e ai nostri clienti di sviluppare progetti sempre più rilevanti.”
Aggiunge Del Gobbo: “Sono onorato di entrare a fare parte di un network dinamico come Publicis e più nello specifico di un’agenzia del calibro creativo di Publicis Italia e sono estremamente orgoglioso di poter lavorare su un marchio leggendario come Heineken, sicuramente uno dei più iconici dei nostri tempi”.
Chi è Luissandro Del Gobbo
Comincia la sua carriera come copywriter in J. Walter Thompson a Milano e dopo un’esperienza in D’Adda, Lorenzini, Vigorelli, si trasferisce in Francia lavorando per i 7 anni successivi come Direttore Creativo tra JWT Levallois e Grey Paris. Nel 2012 decide di spostarsi negli Stati Uniti per lavorare in Energy BBDO come Vice-President Creative Director. Passa poi ad Ogilvy Chicago dove è nominato Partner Group Creative Director e rimane per 6 anni. La sua esperienza spazia da profumi, moda e istituzioni culturali a ogni tipo di FMCG; tra gli altri cibo, detergenti, lucidi da scarpe e saponi. Tra i diversi brand su cui ha lavorato può vantare Tele2, Sunslik, Febreze, Pringles, Findus, Huggies, Dove, Kiwi, The Lyric Opera of Chicago, solo per nominarne alcuni. Il suo lavoro è stato riconosciuto garantendogli più di 100 premi – soltanto considerando i più importanti – tra questi: 24 Leoni al Festival di Cannes incluso un Grand Prix in Copywriting, Yellow Pencil al D&AD, numerosi altri pencil al One Show, un Grand Clio e più di 40 altri Clio.