QUIQUEG ha gestito la creazione dell’immagine coordinata del progetto e lo sviluppo del sito di IdentiPack – Osservatorio Etichettatura Ambientale, nato dalla collaborazione tra CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, e GS1 Italy, lorganizzazione no profit che sviluppa e promuove l’utilizzo degli standard più utilizzati al mondo per la comunicazione tra imprese, come il codice a barre.
Obiettivo dell’osservatorio è monitorare la presenza delle informazioni ambientali sui packaging dei prodotti e redigere un report semestrale contenente un’analisi dettagliata dei prodotti in commercio.
“Un passo avanti nel monitorare la risposta delle imprese italiane agli obblighi di etichettatura ambientale”, spiega nella nota Simona Fontana, responsabile del Centro studi per l’economia circolare CONAI. “Monitorando la presenza delle etichette ambientali sugli imballaggi, permette di avere per la prima volta un quadro completo di come le aziende italiane si stanno muovendo e di capire quali settori merceologici si sono mossi con più anticipo”.
Per creare continuità con i suoi enti fondatori, l’identità del progetto riprende alcuni elementi dell’immagine di CONAI e di quella di GS1 Italy, che vengono rielaborati per creare un aspetto fresco ma istituzionale.
“Dopo la realizzazione delle Linee Guida per l’etichettatura ambientale e il sito etichetta-conai.org, il progetto sull’Osservatorio IdentiPack chiude il cerchio aggiungendo alle indicazioni per le aziende un monitoraggio di ciò che effettivamente esiste sul mercato”, aggiunge Irene Bruni, account manager e strategist di Quiqueg.
IdentiPack, infatti, è rappresentato da una lente di ingrandimento che mette in evidenza le etichette sui prodotti e che permette di osservare e studiare i casi di applicazione di Etichettatura Ambientale. Da qui la scelta di mantenere alcuni elementi dell’identità visiva utilizzata per i progetti sull’Etichettatura, con una maggiore giocosità. Il logotipo è composto da forme semplici, geometriche e versatili.
“Giochiamo con le forme geometriche del logotipo, semplici e versatili, trasformandolo nella base per la creazione di icone: dalla rappresentazione di vari tipi di etichette, di forme e proporzioni diverse, diventa esso stesso contenitore di altri soggetti”, conclude Livia Nardone, junior account del progetto.
All’immagine coordinata ha lavorato la graphic designer Eleonora Petrolati.